7.5
- Band: 1349
- Durata: 00:48:09
- Disponibile dal: 25/05/2010
- Etichetta:
- Indie Recordings
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music:
Il 1349 è l’anno in cui la Peste Nera raggiunse la Norvegia, il 2010 è l’anno in cui un nuovo episodio di violento black metal viene pubblicato proprio dal gruppo che ha scelto quella data come monicker. Il quinto album dei 1349 ancora una volta non tradisce le aspettative; gli estimatori del gruppo che fa del black metal nella versione più ferale e cupa la sua missione vadano pure sul tranquillo: “Demonoir” non li deluderà. L’album si apre con un’introduzione, la prima delle sette che si intervallano con i brani veri e propri, che aiuta ad entrare nel cupo mood del lavoro. “Atomic Chapel” apre in tutta la sua virulenza, ma riesce ad emozionare anche in alcuni passaggi più malinconici dove il gruppo rallenta. E’ la rabbia a trionfare invece in “When I Was Flesh”, canzone monoritmo dove si può ammirare un Frost in piena forma picchiare per oltre cinque minuti a velocità solo a lui concesse. Dopo un altro intermezzo ecco un’altra composizione carica di velocità e malignità, “Psalm 7:77”: anche qui nessuna concessione alla melodia. E che dire di “Pandemonium War Bells” ? Velocità folli, riff serrati, voce insidiosa e una capacità di trasmettere un ghigno sul volto dell’ascoltatore che ha pochi eguali. Da segnalare per la sua diversità rispetto alle altre anche la lenta e ossessiva titletrack, sei minuti a basso regime molto evocativi. “Demonoir” è quindi l’ennesimo concentrato di violenza, un sorta di sfogatoio generale di frustrazioni e rabbia a firma 1349, un gruppo che distribuisce album tenendo fede alla missione iniziale: quella di riportare il black metal alla sua dimensione naturale. La missione è stata compiuta anche questa volta.