5.5
- Band: 1349
- Durata: 00:52:15
- Disponibile dal: 24/10/2005
- Etichetta:
- Candlelight
- Distributore: Audioglobe
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Satyr medita sul da farsi con i suoi Satyricon e il suo storico compagno Frost si scatena con il suo side project 1349, in cui può dimostrare e sfogare tutta la sua classe. Purtroppo per lui la classe nei 1349 non è di moda ed il bravo batterista è l’unica stella di una band per il resto assai mediocre, mediocre perché dopo tre full length le cose valide dimostrate sono davvero poche. In quanti sarebbero davvero affascinati da questa band se al posto di Frost ci fosse un batterista sconosciuto? In pochi. L’unica lode che va fatta a questa band norvegese è l’assoluto nichilismo tradotto in musica ed inserito in ogni singolo brano. Ma tanta violenza non basta perché i giri di chitarra non stupiscono, sono troppo contorti e i brani veramente interessanti si riducono ad un paio. Classico, scontato black metal tirato dall’inizio alla fine, con soltanto un paio di stacchi che enfatizzano un po’ il mood assassino della release, ma poi vengono inghiottiti nuovamente dal folle vortice del black senza fronzoli. La produzione avrebbe potuto essere ancora più fredda e letale, ma anche in questo campo i 1349 si mostrano una band incapace di convincere pienamente. Purtroppo per loro ormai ci sono in giro troppe band che riescono a suonare musica estrema senza un attimo di respiro, magari non avranno alla batteria un musicista capace come Frost, ma di certo risultano più interessanti, con più idee e soprattutto più bravura nel creare canzoni con un senso e con un riffing di livello superiore. Si pensi all’ultimo Endstille, tanto per fare un paragone. Così come il buon Frost non è riuscito da solo a salvare dal naufragio l’ultima release dei Satyricon, così non riesce a salvare i 1349 dall’anonimato annunciato.