4.5
- Band: 1349
- Durata: 00:38:28
- Disponibile dal: 22/04/2003
- Etichetta:
- Candlelight
- Distributore: Audioglobe
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Una delusione completa. Non ci sono parole per questo cocente boccone amaro inghiottito dopo l’ascolto di “Liberation” dei 1349. Certo, ad accompagnare l’uscita di questo album non c’era l’attesa peri grandi eventi, ma un po’ di curiosità e speranza ci stava tutta. I 1349 sono una band black metal norvegese, che dopo qualche demo e promo è giunta al suo primo debut con la casa discografica inglese Candlelight. Dietro alle pelli di questo quintetto satanista siede Mr. Frost, macchina umana dei Satyricon. Il ‘true’ black metal vuole che si rispetti sempre e comunque una certa grezzura in sede di registrazione, ma pur sempre con un minimo di intelligenza. “Transilvanian Hunger” con quel suo suono catacombale nato da un semplice 4 piste non era di certo nato per caso… la produzione voluta dai 1349 sfiora la farsa; provate a mettere un buon vecchio lp a 45 giri… avete presente come si sente? Ecco, i 1349 hanno quelle sonorità. La produzione quasi inascoltabile non nasconde nessun gioiello compositivo, anzi. Le canzoni sono bruttine, roba sentita fino alla nausea, e fatta pure male. Idee sotto zero come la costante temperatura invernale scandinava, ma con un’inaspettata aggravante: Frost sembra qui davvero poco ispirato! Intendiamoci, non che non sappia ripetere le formidabili prove offerte in passato, anzi, sta diventando una drum machine umana devastante, ma l’unico neo è la scelta di ritmi discutibili. Quando il buon Frost non pigia sull’acceleratore a velocità allucinanti (anche troppo), si intestardisce in ritmi che spezzano troppo il continuo flusso indisitnto delle chitarre, dando la sensazione di un ritmo trotterellato davvero curioso. Unici momenti non troppo noiosi sono “I Breathe Spears” e “Satanic Propaganda”, che si distingue per un simpatico intreccio di 4 note, ma in questo “Liberation” è già tanto. I 1349 hanno un bel contrattino con la Candlelight e questo dovrebbe far riflettere, e non poco. Sarà per via della presenza di Mr. Frost? Può darsi, anche perché altre spiegazioni sarebbero poco plausibili. La musica suonata in questo cd sarà pure violentissima, velocissima, black puro al 100% come stile e attitudine (anche qui Frost farebbe da garante), ma attenzione a non scambiare questo “Liberation” per un vessillo del true black metal. Il true black metal è di un altro (alto) livello, questa sembra piuttosto una copia mal riuscita e un insulto a quelle band ‘true’ che vivono nell’ombra ma che meriterebbero un’attenzione ben diversa (vedi Tsjuder, Behexen, Craft e molte altre).Purtroppo sentiremo ancora parlare di questo ‘gruppetto’….