6.5
- Band: 14 STEPS DOWN
- Durata: 00:29:25
- Disponibile dal: /06/2004
- Etichetta:
- Vacation House Records
Da Concorezzo, paesino appena fuori dall’hinterland milanese, giungono i 14 Steps Down, al debutto sulla lunga distanza con questo “Something You Can’t Hide”. I cinque lombardi, assoldati dall’attenta Vacation House Records, propongono un decente punk-hardcore vecchio stile, sulla scia della stessa marea di gruppi che hanno preso spunto dagli immortali Bad Religion. Alla band bisogna innanzitutto dare atto di non lasciarsi far prendere la mano né dalle sonorità massacranti e cadenzate (e tanto di moda) del metal-core americano, né dalle melodie facilotte e puerili che ammorbano la scena punk nostrana: qui si sente solo old school hardcore, più melodico che oltraggioso però, e tale aspetto è già un punto a favore dei 14 Steps Down. La ricerca sonora, pur non ribaltando le sorti del genere, è precisa e positiva, mentre da migliorare sono le già comunque buone linee vocali, chiaramente debitrici, in molti casi, del genio di Greg Graffin & Co.. La scelta di cantare le lyrics in modo piuttosto frenetico e “sparato” (come del resto il genere richiede) penalizza un po’ l’operato del vocalist Igor, soprattutto per quel che riguarda la pronuncia della lingua inglese (nulla di grave, però, in giro c’è molto di peggio!), oltre a risultare troppo sguaiato in certi frangenti. Una produzione sufficientemente potente, ma non eccezionale, aiuta il quintetto a rafforzare l’impatto dei singoli brani, veloci stilettate punk-core, divise equamente tra riff aggressivi e ignoranti e aperture leggermente più melodiche. Un piacevole pregio del disco in questione è quello di crescere alla distanza, tenendo conto della presenza a fondo disco delle canzoni più riuscite, ovvero “Am I The Enemy?”, “A Moment Of Anger” e “Just A Dreamer”. Testi di ovvia estrazione social-goliardico-impegnata completano il quadro d’analisi di tale positivo debutto, meritevole, sebbene nel cervellino di chi scrive permanga qualche titubanza, di un’abbondante sufficienza. Pollice alto.