1914 – The Blind Leading The Blind

Pubblicato il 13/11/2018 da
voto
8.0
  • Band: 1914
  • Durata: 00:59:17
  • Disponibile dal: 11/11/2018
  • Etichetta:
  • Archaic Sound

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Stufi dei ‘soliti’ bombardamenti guerreschi à la Sodom? Orfani del black metal no-compromise dai forti spunti camerateschi degli Endstille? Non vi ricordate più esattamente chi siano i Bolt Thrower? Abbandonati dallo split di qualche anno fa degli Hail Of Bullets, che ci ha lasciato con tante storie ‘aperte’ sulla Seconda Guerra Mondiale? Ebbene, poco male: fate un salto indietro di circa venticinque anni, inquadrate nei vostri schermi i trucidi eventi della Grande Guerra, la Prima Guerra Mondiale, ed accogliete fra le vostre braccia questo “The Blind Leading The Blind” degli ucraini, di Lviv (Leopoli in italiano), 1914…e non ve ne pentirete per nulla!
Formatisi nel 100° anniversario dell’inizio della suddetta guerra – nel 2014 quindi – la band est-europea ha esordito tre anni fa con il buono “Eschatology Of War”, chiaramente incentrato su tematiche ovvie, ma presentante un sound più particolare ed originale rispetto all’attuale release: più progressivo, più grezzo ma più azzardato, con diversi spunti di sludge psichedelico al suo interno, si è trattato di un discretissimo biglietto da visita per i Nostri, che oggi, appunto, si ripresentano in trincea con un più inquadrato e focalizzato secondo lavoro: innanzitutto la produzione è quasi educata, al limite del ‘pulito’, seppur granitica e ad hoc; per noi un punto a favore, ma se vi capiterà di ascoltare il debutto una lievissima e leggera critica di ‘addolcimento di sound’ vi potrà passare per la testa. Poi la tracklist: lo sludge e le parti più lisergiche sono praticamente sparite, per fare spazio ad una maggiore marzialità e ad una quadratura del cerchio che spinge alla grande verso un solidissimo death-doom-black metal che ha in Hail Of Bullets e Asphyx gli inevitabili punti di paragone principali. Tanto che i 1914 non paiono neanche una formazione ucraina.
Precisato ciò, non possiamo che inchinarci di fronte ad un’ora di immersione profonda nelle dinamiche più truculente e nelle strategie più drammatiche del primo conflitto mondiale, ben promulgateci anche attraverso tantissimi inserti di effettistica varia, voci registrate, rumori di carri armati che avanzano e l’azzeccata coppia di canzonette dell’epoca che fungono da intro e outro del platter, ovvero “War In” e “War Out”. Prendiamo ad esempio l’opener “Arrival. The Meuse-Argonne”: classico brano che da solo vale il prezzo del disco, con un riff portante immenso ed una capacità di coinvolgimento, dall’inizio alla fine, invalutabile. Della stessa stregua si possono dire “Stoßtrupp” e “C’Est Mon Dernier Pigeon”, rapide mitragliate che però non disdegnano momenti rallentati e cambi d’atmosfera sempre a tono e mai fuori posto. Il ‘singolo’ “Passchenhell”, che presenta tale Dave Ingram (Benediction, Bolt Thrower) quale ospite alla voce, è invece non troppo esaltante, seppur composto magistralmente e condito da un paio di stonatissimi, ma centranti appieno, assoli di violino. Il lato doom dei 1914 è ampiamente esplorato dall’incedere roccioso di “A7V Mephisto”, docilmente dedicata all’omonimo, massiccio tank introdotto dai tedeschi nel 1918. Non sfigura assolutamente la cover di “Beat The Bastards” degli eroi scozzesi del punk-thrash-core The Exploited, galvanizzata e ‘blackizzata’ da questa calzante versione dei 1914, che poi si lasciano andare completamente nella monumentale chiusura di “The Hundred Days Offensive”, epica, apocalittica e ‘sentita’, come solo la realtà di quei giorni può essere realmente stata.
Cinque sono i figuri che si celano dietro questo monicker e dietro la splendida cover di “The Blind Leading The Blind”, con una Morte spettrale magnifica protagonista dall’elegante sfilare: i membri dei 1914 si fanno riconoscere in parte con il loro nome e in parte con l’identificarsi in soldati periti durante la guerra narrata – ad esempio, il leader e vocalist Ditmar Kumar si concede al pubblico con il warname 2.Division, Infanterie-Regiment Nr.147, Oberleutnant – ma non evocano nessun revival pseudo-germanico o guerrafondaio, nè si dichiarano metalband politica; semplicemente appassionati di storie belliche, forti conoscitori del tema che affrontano nelle loro partiture. Certo è che, proveniendo da un paese attualmente dilaniato e corroso da un’invasione passata quasi inosservata, possono permettersi di trattare determinati argomenti con passione e cognizione di causa maggiori di molti altri loro colleghi musicisti. Una formazione da scoprire assolutamente: in ambito death-doom metal uno degli highlight dell’anno. Che non a caso esce l’11 novembre 2018, ad esattamente cento anni dal giorno della stipula dell’armistizio di pace tra Alleati e Germania…

TRACKLIST

  1. War In
  2. Arrival. The Meuse-Argonne
  3. A7V Mephisto
  4. High Wood. 75 Acres Of Hell
  5. Beat The Bastards
  6. Hanging On The Barbed Wire
  7. Passchenhell
  8. C'Est Mon Dernier Pigeon
  9. Stoßtrupp
  10. The Hundred Days Offensive
  11. War Out
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