7.0
- Band: 36 CRAZYFISTS
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
- Etichetta: Roadrunner Records
- Distributore: Universal
Direttamente dall’inospitale Alaska, ecco “Bitterness The Star”, debutto di questi 36 Crazyfists, quartetto di belle speranze e discreta ispirazione che esordisce sotto la gloriosa egida della Roadrunner. Per localizzare il suono della band viene istintivo chiamare in causa i Deftones del periodo “Around The Fur”, principali ispiratori dei nostri per quanto riguarda l’approccio ritmico e la mutevolezza delle vocals. In seconda battuta ci si accorge di certe armonizzazioni vicine per molti versi al crossover “educato” dei gallesi Lost Prophets, spesso stemperate in panorami sonori vicini all’emo core meno nervoso. Nonostante la tangibilità delle influenze, i nostri non si risparmiano affatto in rabbia e passione e la bella ed “emo-zionale” “Two Months From A Year” testimonia una consistenza riscontrabile in poche bands debuttanti. Da applausi soprattutto la prova del cantante Brock Lindow, evidentemente cresciuto con le foto di Mike Patton e Chino Moreno sul comodino, ma comunque capace di dar vita ad una prestazione personale e sudata. Si segnala la presenza di Steev Esquivel degli Skinlab sulla potente “Bury Me Where I Fall” ed una produzione molto incisiva e compressa che illumina in modo convincente soprattutto gli episodi più violenti. In definitiva, un disco nu-metal che rifiuta la lezione dell’hip-hop, che sceglie Deftones e Gorilla Bisquits come punti cardinali del proprio suono e si nutre di grooves convulsi ed accelerazioni hardcore. Non saranno il massimo dell’originalità, ma se vi piace il nu metal più emozionale ed evoluto probabilmente farete un favore a voi stessi dando una chance a questi quattro ragazzotti provenienti da una landa gelata.