7.5
- Band: 40 WATT SUN
- Durata: 00:47:35
- Disponibile dal: 4/03/2011
- Etichetta:
- Cyclone Empire
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Ritorno sulle scene per Patrick Walker e Christian Leitch, unici membri redivivi dei Warning, formazione inglese autrice di due album ispirati e decantati come “The Strength to Dream” e “Watching from a Distance”: più che appropriato il monicker della band, anche se più che un sole da pochi watt sarebbe meglio figurare la nuova incarnazione del duo di Essex in un’eclissi senza fine. Pur essendo inquadrabile nel filone doom, i ritmi di “The Inside Room” non vengono scanditi da riff dall’incedere ipnotico quanto piuttosto dalla voce calda e passionale di Patrick Walker, assoluto elemento catalizzatore dell’intero lavoro che incanta l’ascoltatore con le molteplici sfumature del proprio spettro vocale. Il tappeto imbastito dalla sei corde contribuisce attivamente al minimalismo strumentale che permea l’intera opera, interamente costruita su accordi di semplice fattura che hanno il solo scopo di fornire spessore e corposità alla controparte vocale: qualche semplice – ma emotivamente toccante – arpeggio e le melliflue linee di basso di William Spong rappresentano le uniche variazioni sul tema di un compartimento sonoro almeno all’apparenza piuttosto noioso. Come potrà mai stare in piedi un album incentrato quasi esclusivamente sulla voce del proprio mastermind? Con “The Inside Room” i 40 Watt Sun sono andati ben oltre il concetto di elaborare il classico album di circostanza, ideando cinque lunghe composizioni guidate dall’ammaliante voce di Patrick. Impossibile e assolutamente controindicato esaminare singolarmente le composizioni che compongono l’opera: il costante senso di malinconia che aleggia costantemente sul lavoro – gli attimi iniziali di “Between Times” spengono ogni speranza – viene fortunatamente stemperata da break e parti più ariose che rendono meno monotematico il lavoro. Purtroppo, anche se siamo lontani da livelli di assoluta tediosità, “The Inside Room” risulta eccessivamente forzato nell’ostentata ripetitività di certe soluzioni: alla fine ci si chiede se in una decina di minuti in meno non si sarebbe riusciti a riassumere quanto viene detto nei quasi cinquanta minuti di durata del lavoro. Una produzione assolutamente perfetta e un azzeccato artwork completano questa degna continuazione del progetto Warning. Consigliato a tutti gli amanti delle sonorità lente e sognanti.