4.0
- Band: 5TH MAN DOWN
- Durata: 00:50:26
- Disponibile dal: /09/2004
- Etichetta:
- Casket Music
- Distributore: Audioglobe
Il sottobosco londinese a quanto pare pullula ultimamente di formazioni neo grunge, almeno questo è quello si evince dal nutrito rooster della Casket Records, sussidiaria della potente Copro. Un nugolo di band che per una serie fortuita di circostanze arrivano al disco d’esordio senza nulla di valido da comunicare, una routine cui gli stessi 5TH Man Down non sfuggono, nonostante abbiano alle spalle l’esperienza di un discreto EP d’esordio (“Pure” del 2001). Il problema di un album del genere risiede ovviamente nella sua ricerca di simulare a tutti i costi padri putativi e figli degeneri (ma dal conto in banca sostanzioso) del grunge, a volte citando Soundgarden e Stone Temple Pilots, altre spingendo l’acceleratore su un dinamismo ritmico figlio dei primi Staind (a loro volta mutuato dai Tool), sforando a più riprese in territori new metal. Troppa confusione e poche idee valide.