6.5
- Band: 8-IS
- Durata: 00:41:03
- Disponibile dal: 22/05/2010
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Che band strana questi 8-IS! Strana in molti sensi, a partire dal singolare monicker, che con pochissime lettere ci comunica la passione di questa giovane band italiana per gli oramai trascorsi anni ’80, fino ad arrivare al genere trattato, che è un AOR americanissimo che mai ti aspetteresti di trovare su un disco di una band tricolore. Ispirati da diversi gruppi della scena AOR/Hard Rock quali Strangeways, Giant, Boston, Survivor e Journey, gli 8IS sono una band che non ti aspetti, che prende ispirazione a piene mani dai gruppi sopracitati ma evita di fare una canzone uguale all’altra, cambiando registro, toni e emozioni ad ogni pezzo, in modo da creare un prodotto vario anche se un po’ slegato nelle diverse influenze che mostra. Comune denominatore delle canzoni presenti in “Frame Of Us” è sempre comunque la melodia, sempre affidata alle vocals di Marcello Catalano, cantante dall’ugola calda e dotato di una timbrica eccezionale, abile nell’adattarsi ai diversi climi che le canzoni richiedono, dal rock’n’roll sguaiato di momenti più divertenti come “Fallin’ In You Eyes” alle delicate ballad pianistiche come la finale “Tomorrow Comes Tonight”. E così, tra pezzi che citano i gruppi sopraelencati (“The Final Curtain” che ricorda qualcosa dei Survivor, o “If You Turn Around”, nello stile dei Boston), digressioni al limite del pop (la fin troppo radiofonica “Lady”) o addirittura incursioni in territori blues/soul (la slide guitar e le melodie vocali della bellissima “Back To You”) scorrono i circa quaranta minuti di questo disco, che risulta assolutamente piacevole e facile all’ascolto, pur non scrivendo nessuna pagina di storia per il genere trattato. Gli 8-IS fanno bene il loro lavoro, creano ottime melodie e possono contare su di un cantante dalla timbrica quanto mai adatta, ma il risultato è comunque un disco che ha sì il pregio di farsi ascoltare in qualsiasi occasione risultando sempre piacevole, ma i difetti di rimanere un po’ nell’anonimato una volta che esce dai nostri lettori e di privilegiare l’esecuzione di soli pezzi lenti e melodici, senza nessuna incursione in territori più ‘rocciosi’ come ti aspetteresti invece da un disco di una delle band da cui gli 8-IS traggono ispirazione.Consigliato dunque a chi ama la melodia ed i gruppi più soft della scena hard rock degli anni ’80, sconsigliatissimo per coloro che dal metal cercano potenza, ritmo e velocità. In effetti, un amante del Death Metal potrebbe anche morire di diabete dopo avere ascoltato questo “Frames Of Us”, ma coloro cui il genere piace troveranno più di un motivo per ascoltarlo…