A DAY TO REMEMBER – Big Ole Album Vol. 1

Pubblicato il 16/03/2025 da
voto
7.0
  • Band: A DAY TO REMEMBER
  • Durata: 00:39:11
  • Disponibile dal: 21/02/2025
  • Etichetta:
  • Fueled by Ramen

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Con una mossa a sorpresa e in controtendenza – capace comunque di farli entrare in Top 10 pur in assenza (temporanea) dello streaming – è uscito nel solo formato fisico “Big Ole Album Vol. 1”, nuovo disco degli A Day To Remember, a tre anni di distanza da quel “You’re Welcome” che fece discutere anche per il passaggio sotto l’egida della Fueled By Ramen. Indubbiamente, rispetto ai tempi della Victory, il pop-punk-core del quartetto di Ocala (nel frattempo rimasto orfano del bassista Josh Woodard, autosospesosi dopo le accuse di cattiva condotta sessuale) ha preso una piega dove il peso specifico delle tre componenti è da leggersi in ordine decrescente: il tutto, in linea con il ruolo sempre più centrale assunto nel songrwiting dal frontman Jeremy McKinnon, compositore pressoché unico della band insieme ad una pletora di collaboratori esterni (dai soliti noti Zakk Cervini e Drew Fulk a Cody Quistad dei Wage War e Will Putney dei Fit For An Autopsy).
La voglia di recuperare l’attitudine heavy, un po’ annacquatasi nelle sperimentazioni dell’ultimo disco, emerge tuttavia fin dall’opener “Make It Make Sense”, che riporta i breakdown vecchia scuola al centro del villaggio, per salire di livello con “Feedback” e “Bad Blood”, due brani easycore (altro modo di definire il caratteristico mix di pop punk, metalcore ed emo) che avrebbero ben figurato su “Bad Vibrations”, terzultimo album uscito nel 2016; allo stesso modo, la consueta miscela strofa pestona/ritornello catchy/elettronica a contorno risulta perfettamente dosata in tracce come “Miracle” o “Same Team”, la cui partenza modern pop crea un crescendo interessante, fino al breakdown finale con i classici cori a là BMTH.
Sul versante più pop punk si viaggia un po’ col pilota automatico – “All My Friends” ricorda i New Found Glory non solo nel titolo; “Lebron” richiama la più datata “Life @11” (traccia simbolo del magnifico “Common Courtesy”, disco dei Nostri uscito nel 2013); “Closer Than You Think” riprende gli ultimi Blink 182 – ma tutto sommato ci si diverte, specie se in un contesto da festival estivo come quello dello Slam Dunk, di cui saranno i prossimi headliner.
Viceversa, i pezzi più heavy suscitano emozioni opposte: pollice alzato per “To The Death” (una moshpit song nello stile dei migliori Wage War), faccina triste per l’alternanza vuoto/pieno di “Silence”, evidente tentativo di rifarsi al nu-core a tinte oscure degli ultimi Parkway Drive senza però possederne la carica gladiatoria.
A chiudere il cerchio manca solo “Die For Me” – canzonetta electro-pop nata da una demo di Oli Sykes, cantante dei Bring Me The Horizon che per questo si è guadagnato un posto nella copertina da “Indovina Chi” del presente lavoro – ulteriore tassello di un album che sembra uscito da un frullatore: in attesa di sentire cosa ci riserverà il secondo capitolo, “Big Ole Album – Vol 1” conferma gli A Day To Remember come una band paracula ma pur sempre riconoscibile nella sua varietà, oltre che divertente tanto in cuffia quanto soprattutto dal vivo.

TRACKLIST

  1. Make It Make Sense
  2. Feedback
  3. Bad Blood
  4. All My Friends
  5. To The Death
  6. Flowers
  7. Lebron
  8. Die For Me
  9. Miracle
  10. Same Team
  11. Silence
  12. Closer Than You Think
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