7.0
- Band: A KILLER'S CONFESSION
- Durata: 00:45:24
- Disponibile dal: 28/04/2017
- Etichetta:
- Emp Label Group
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A Killer’s Confession è il nome della nuova creatura firmata Waylon Reavis, ex voce degli statunitensi Mushroomhead. Due anni dopo aver abbandonato la sua band madre, Reavis ha dato alle stampe il nuovo “Unbroken”, un disco incentrato sull’impatto sonoro. La rumorosa intro “Awakening” lascia presto spazio a “Spawn Of 7”, pezzo di apertura che definisce il sound della band su coordinate stilistiche tipicamente industrial metal. Le parti cantate si alternano, clean vocals e growl accompagnano una musica potente e glaciale, caratterizzata da una solida sezione ritmica ed una batteria molto quadrata, le uniche parti melodiche vanno ricercate nelle linee vocali. La successiva “Rebirth” è più melodica all’ascolto, Reavis questa volta sceglie di cantare interamente in modalità pulita, in modo da conferire al pezzo un appeal leggermente più catchy. Nella titletrack presenzia Head dei Korn in veste di special guest e non a caso il pezzo sfoggia sonorità vicine alla formazione capitanata da Jonathan Davis, a cui viene aggiunta una spruzzata di tastiere per accentuare le atmosfere cibernetiche ed industriali della musica firmata a Killer’s Confession. Su disco c’è spazio anche per momenti meno granitici, su “Sympathy” (dove questa volta troviamo come ospite Kimberly Freeman degli One Eyed Doll) la rabbia della band sembra sparita e le melodie fanno da padrone incontrastate in questa sorta di metal ballad. Anche “I Will Define”, suonata insieme ai Dead by Wednesday si presenta come una via di mezzo tra la brutalità industrial e la più pacata verve commerciale del buon Waylon. “Unbroken” non si può certo definire un disco sottotono, di certo l’ascolto evidenzia la mancanza di una o più hit necessarie a far compiere a questi A Killer’s Confession il grande salto di qualità. Per il resto, questo lavoro risulta decisamente gradevole, anche sul versante produzione, curata dal Reavis in prima persona, non si riscontrano punti deboli. Il sipario cala con “Purification”, un pezzo elettronico dal ritmo incalzante ed ipnotico che si lascia apprezzare grazie ad un ritornello che entra in testa sin dal primo ascolto.