6.0
- Band: A PERFECT MURDER
- Durata: 00:42:59
- Disponibile dal: 26/07/2005
- Etichetta:
- Victory Records
- Distributore: Venus
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“Potrebbero diventare interessanti in futuro, se solo personalizzassero maggiormente il loro sound”. OK, auto-citarsi non è proprio il massimo dell’obiettività, però è con queste parole che il sottoscritto terminava la recensione al secondo disco dei canadesi A Perfect Murder, “Unbroken”. Bene, la band del Québec è ora di ritorno sulle scene con il nuovissimo “Strength Through Vengeance” e, tanto per tirarci un brutto scherzo, ha fatto esattamente il contrario di quello che si sperava: tre quinti della formazione originale sono cambiati, d’accordo, e quindi una virata di sound era abbastanza prevedibile… ma che gli A Perfect Murder si trasformassero in veri e propri cloni di Pantera e (vecchi e nuovi) Testament nessuno se lo aspettava certo. Il songwriting è rimasto in mano ai due membri più longevi del combo, il chitarrista Carl Bouchard e il batterista Yan Chaussé, i quali, senza rinunciare a qualche ammiccamento al metal-core hatebreediano (presente molto meno, però, rispetto al precedente lavoro), hanno puntato tutto sul tentativo di far rivivere le sonorità power-thrash tanto care ai Pantera di “Vulgar Display Of Power”, miscelandole con qualche assalto thrash vicinissimo ai primi Testament e con le ritmiche cadenzate presenti in qualche brano di “The Gathering”, sempre del gruppo di Chuck Billy. Il nuovo vocalist, Kevin Randel, fa il resto… ovvero impostare strofe, pseudo-chorus e il proprio timbro vocale praticamente imitando in toto il buon Phil Anselmo. Ora, il discorso è sempre lo stesso: il disco, in sé, non è da buttare; i pezzi non sono memorabili, alcuni sono pure un po’ scialbini (“Black Hate Machine”, “Rotten I”), ma davanti a brani più che decenti come la title-track, “Suffocation Of Thought”, “Body And Blood” e la strumentale “Time Changes Nothing”, non si può evitare di considerare l’album almeno sufficiente ed indicato ai fruitori più accaniti del quasi pensionato power-thrash. Passo indietro… in tutti i sensi.