A PERFECT MURDER – Unbroken

Pubblicato il 26/08/2004 da
voto
6.5
  • Band: A PERFECT MURDER
  • Durata: 00:36:33
  • Disponibile dal: 13/07/2004
  • Etichetta:
  • Victory Records
  • Distributore: Venus

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L’inarrestabile Victory Records propone alla nostra attenzione un’altra formazione piuttosto interessante e competente, ma che non riesce ad elevarsi dalla massa come si spererebbe. Gli A Perfect Murder provengono dal Canada francofono, più precisamente dal Quebec, e suonano un death-core vigoroso, massiccio e prepotente. Semplicissimo individuare in Hatebreed, Darkest Hour e, per andare un po’ indietro nel tempo, Pantera, le principali influenze del quintetto nord-americano, giunto, con questo “Unbroken”, alla seconda prova in studio, seguito di “Cease To Suffer” dell’anno passato. Diciamo subito che, per i costantemente affamati di questo genere di sonorità, pesantissimo e fisicamente coinvolgente, il disco qui recensito calza a meraviglia e rappresenta una sicura valvola di sfogo: i riff “panterosi” e cadenzati di Carl Bouchard e Kevin Lemire, il pulsare violento della coppia ritmica Verville/Chaussè e l’abrasiva ugola di Francois “Frank” Pellerin, sono perfetti stereotipi di ciò che il death-core può offrire, sia a livello compositivo, sia a livello emozionale. Peccato però, osservando l’altro lato della medaglia, che i pregi del platter finiscano praticamente qui: tredici brani (più una ghost-track) sono troppi e, soprattutto nella seconda parte di “Unbroken”, finiscono con il diventare ripetitivi e stancanti, nulla più che filler, sì sufficienti, ma anche pressoché inutili. Riusciti al 100%, invece, i primi sei brani della tracklist, vari quanto basta da renderli memorizzabili e leggermente più originali degli altri. Buone, inoltre, alcune soluzioni più particolari adottate dagli A Perfect Murder, ad esempio l’azzeccato inserimento di parecchi soli di chitarra, oppure l’abbondante utilizzo della doppia cassa, oppure ancora la discreta strumentale “No Pulse In My Veins”; di poco rilievo, al contrario, è l’ospitata di Karl Buechner, ex-singer degli Earth Crisis, ora nei Freya, nella song “No Truce”. “Time Bomb” e “Possessed” sono i brani più significativi di “Unbroken”, album meritorio d’attenzione, specialmente da parte degli aficionados del sound in questione. Potrebbero diventare interessanti in futuro, se solo personalizzassero maggiormente il loro stile. Staremo a vedere e sentire…

TRACKLIST

  1. Jaded
  2. Possessed
  3. Time Bomb
  4. Speak Without Faith
  5. Slave To The Clock
  6. Unbroken
  7. No Truce
  8. Eye For An Eye
  9. Savior
  10. Bouc Emissaire
  11. Die With Regret
  12. No Pulse In My Veins
  13. Another Day, Another Plague
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