A TEAR BEYOND – Afterthought

Pubblicato il 26/05/2025 da
voto
7.5
  • Band: A TEAR BEYOND
  • Durata: 00:34:20
  • Disponibile dal: 18/04/2025

Spotify:

Apple Music:

Sette anni dopo “Humanitales” tornano a farsi sentire gli A Tear Beyond, sestetto vicentino dedito ad un peculiare mix di gothic sinfonico e sonorità industrial, discendente delle sperimentazioni tipiche degli anni Novanta (dai Paradise Lost ai Moonspell) ma con un piglio più moderno e un retrogusto teatrale che ammanta tutte le composizioni, particolarmente evidente nella conclusiva outro “Congedo + Genesi” (di fatto una sorta di monologo cui presta la voce Christian Iansante, storico doppiatore di Bradley Cooper e tanti altri).
Escludendo l’intro strumentale “Reflection”, restano dunque quattro composizioni originali, ciascuna delle quali dotata di molteplici registri a partire da “A Sad Love Story (Her Love)”: se l’attacco ci porta nelle atmosfere dell’antico Oriente, ricordando qualcosa dei Kamelot di “The Black Halo”, il pezzo si apre poi in un ritornello arioso contornato da punteggiature elettroniche e ritmiche marziali che non avrebbero sfigurato in un disco dei Deathstars. Ancora più interessante “Unravel (His Confusion)”, dove gli arrangiamenti elettronici di Phil costruiscono un sottobosco suggestivo in cui le chitarre di Ian Vespro e Undesc Grotesque si affiancano e rincorrono con le molteplici linee vocali di Claude Arcano, in un gioco di specchi in cui è un piacere perdersi anche dopo numerosi ascolti.
La più schizofrenica ed interlocutoria “End This Farce” è perfetta per mettere in risalto i fill di batteria di Skano ed aggiunge all’equazione i vocalizzi da soprano Sara Yuna Gramola, presente anche nella successiva “Deliverance (Forgiveness Saga Pt. III)”: sette minuti in cui sembra di assistere ad un’affascinante unione carnale tra gli sghiribizzi orchestrali dei Nigthwish di Tarja e le quadrature baritonali dei Rammstein di Till Lindemann.
A chiudere il disco, prima della già citata outro recitata, un reboot della più datata “Lullaby For My Grave”, originariamente edita nel disco d’esordio: rispetto all’originale si avverte la maggior cura per gli arrangiamenti e la produzione più potente, anche se in questo caso l’amalgama tra scream, clean e cantato da opera lirica risulta sì efficace ma meno armonioso rispetto alle composizioni più recenti; allargando il discorso, rispetto al precedente “Humanitales” si avverte una maggior maturità del songrwiting, frutto anche di un distillato nella scelta dei pezzi che ha praticamente dimezzato la durata della tracklist, nonostante la lunga pausa.
In poco più di mezz’ora “Afterthought” chiude dunque in bellezza la “Forgiveness Saga”, richiamando, con la terza parte, la già citata “Deliverance”, anche estratti dagli album precedenti, in una sorta di concept sull’amore, verosimilmente ancora più intenso se gustato nella dimensione live, dove la band è solita spingersi oltre la sola cornice musicale grazie all’uso di scenografie ed intermezzi teatrali, ma godibile appieno anche in cuffia grazie alle sue molteplici sfaccettature.

TRACKLIST

  1. Reflection (Intro)
  2. A Sad Old Story (Her Love)
  3. Unravel (His Confusion)
  4. End This Farce (The Fight)
  5. Deliverance (Forgiveness Saga Pt. III)
  6. Lullaby For My Grave (2025 Ed.)
  7. Congedo + Genesi
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.