7.5
- Band: A TEAR BEYOND
- Durata: 00:57:30
- Disponibile dal: 05/05/2018
- Etichetta:
- House Of Ashes
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Dopo averli conosciuti tre anni fa con “Maze Of Antipodes”, ritroviamo con piacere gli A Tear Beyond, giunti con questo “Humanitales” al cosiddetto disco della maturità, ovvero il terzo full-length. Per chi non avesse familiarità con i loro precedenti lavori, il sestetto vicentino si propone di mescolare atmosfere gothic (un mix tra il post-punk dei Sister Of Mercy e la magniloquenza sinfonica dei Sirenia) ed effetti industrial in stile Deathstars / Rammstein, condendo il tutto con un gusto teatrale (ancora più efficace dal vivo) che potrebbe essere accostato ai Cradle Of Filth o ai Monelle . Rispetto al suo predecessore, questo terzo lavoro ci presenta una band ancora più convinta dei propri mezzi (al punto da aver quasi raddoppiato la durata della tracklist!) e un sound ancora più in cinemascope, trainato come sempre dal magnetismo del poliedrico cantante Claude Arcano (tanto suadente nelle clean vocals quanto maligno nello scream), anche se un ruolo altrettanto importante è giocato dagli arrangiamenti del tastierista Phil. Detto che, nonostante l’ora di durata, la varietà compositiva previene cali di tensione, per farsi un’idea suggeriamo l’ascolto delle varie “Sentence (Forgiveness act II)”, “So Deep Out There” e “Damned Paradise”, anche se basterebbe la conclusiva “Tale” a sintetizzare, nei suoi 15’ di durata, l’universo sonoro degli A Tear Beyond, tra chitarre taglienti, partiture sinfoniche da film di Dario Argento, contro-canti femminili e cori di bambini. Per gli amanti del gothic più sinfonico e teatrale, una fresca novità in questa torrida estate.