7.0
- Band: BLEEDING FIST , BULLDOZER , DARK QUARTERER , DEATH SS , DEATHLESS LEGACY , DOOMRAISER , EPITAPH , FORGOTTEN TOMB , HELL OBELISCO , IL SEGNO DEL COMANDO , L'IMPERO DELLE OMBRE , MORTIIS , NIBIRU , NOKTURNAL MORTUM , NORTHWINDS , PROCESSION , SIGH , THE MUGSHOTS , VOID MOON , WATAIN , WITCHES OF DOOM
- Durata: 02:58:01
- Disponibile dal: 31/10/18
- Etichetta:
- Black Widow
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Con questo “Terror Tales – A Tribute To Death SS” la Black Widow ha deciso di dare un seguito a “Beyond The Realm Of Death SS”, il primo tribute album dedicato alla band di Steve Sylvester e più in generale ad un gruppo italiano. Lo sforzo, diciotto anni dopo, è ancor maggiore (infatti sono ben trentacinque le band coinvolte) e la novità più interessante è rappresentata dal fatto che viene qui coperta anche la seconda parte della produzione dei Re Del Male, un’assoluta novità. Facciamo però un passo indietro. Perchè un disco in tributo? Per omaggiare una band che si ritiene essenziale per la propria crescita musicale quando non addirittura per una data corrente musicale – è evidente – ed è totalmente chiaro perché questo onore sia toccato ai Death SS, tant’è vero che la maggior parte del materiale raccolto in questi tre CD/quattro LP era già edito, benché spesso di ardua reperibilità. Un’ammirevole operazione di recupero e valorizzazione di cover registrate negli anni da formazioni più o meno conosciute, tutte riconducibili al circuito metal più o meno estremo. Ma qual è la maniera migliore di rendere omaggio ad un grande pezzo? Quanto bisogna mantenersi fedeli all’originale? Quanto è possibile stravolgerlo o in che misura è addirittura consigliabile farlo? Ecco, a questa domanda non è così semplice rispondere, soprattutto in maniera univoca. In generale possiamo dire che non ci sono versioni particolarmente inusuali e che non tutti gli artisti presenti su questa compilation sono riusciti a rendere pienamente giustizia ai pezzi interpretati, ma del resto si trattava di un compito durissimo.
Tra i ‘promossi’ ci sono sicuramente i Watain, alle prese con l’ultraseminale “Chains Of Death”, i piacentini Forgotten Tomb, che mantengono il forte dinamismo di “Where Have you Gone” anche nella loro versione cavernosa, e i veronesi Epitaph, che con “The Bones And The Grave” giocano in casa e riescono a fare completamente loro il pezzo. Interessante la rilettura in chiave più canonicamente dark/doom che i milanesi Black Oath fanno di “The Seventh Seal” ma il brano che guadagna più di tutti nella sua nuova veste è senza dubbio “Murder Angels”, rifatta dagli amici di sempre e altre leggende viventi Bulldozer, già contenuta nello split “Jingle Hells”, nel quale i lombardi dividono i minuti di incisione proprio coi Death SS. Anche il taglio stoner/doom dei romani Doomraiser è piacevole su “The Night Of The Witch”, mentre i danesi Denial Of God tutto sommato se la cavano positivamente nel confronto con l’intoccabile “Terror”. Queste le note positive, altri contributi – come già detto – lo sono meno, o quantomeno non risultano particolarmente memorabili. Peccato che la tanto attesa partecipazione dei Ghost di Tobias Forge alla fine sia sfumata, sarebbe stato molto interessante ascoltare la loro reinterpretazione di un pezzo di storia del dark sound italiano, dato che, li si ami o li si odi, hanno dimostrato un acume particolare quando si tratta di cover.
Tirando le somme, siamo davanti ad un prodotto di cui si consiglia l’acquisto principalmente ai (molti) fan completisti della band di Steve Sylvester, chi desidera approfondire la propria conoscenza del suo genio oscuro e poliedrico farà naturalmente meglio a rivolgersi alla fonte.