7.5
- Band: AAVV
- Durata: 01:02:30
- Disponibile dal: //2009
Forti del successo dei precedenti due capitoli discografici, Babylon Magazine rilascia anche una terza compilation intitolata “Music Against Itself” e anch’essa comprendente diverse realtà del panorama underground nazionale, così come fatto con le prime due release. Va sicuramente ribadito e sottolineato il coraggio evidenziato da Babylon Magazine nel dare la possibilità a queste band di raggiungere il grande pubblico o quantomeno di uscire dall’anonimato, anche perché la maggioranza dei gruppi racchiusi in questa interessante raccolta non sono nemmeno in possesso di un contratto discografico: coraggiosi soprattutto viste le caratteristiche di un mercato musicale sempre più legato al business. Si parte con un interessante brano proposto dai progsters Lunatic Asylum, una song di quasi otto minuti a cui segue l’hardcore di qualità dei Toedgain. Con i Feary Tales invece facciamo un salto indietro nel tempo di quasi trent’anni, in piena NWOBHM di chiaro stampo maideniano, condito dalla presenza di voci femminili; abbiamo poi la melodia leggera e accattivante dei 5 Star Grave ai quali seguono i Sincircus, altro gruppo hardcore. Come potete leggere ce n’è per tutti i gusti e allora di nuovo sotto con il prog degli Aurea, band che sicuramente i metallers più attenti conosceranno già da tempo. I nostrani Cybercage, band proveniente dalla Sardegna, presentano invece un brano di industrial metal con importanti inserti elettronici che vanno ad impreziosire un risultato finale sicuramente interessante. C’è anche spazio per un pezzo strumentale come quello dei Noise Control Squad, band all’esordio assoluto che mostra una certa dimestichezza con le sonorità elettroniche ma che nel contesto dell’album sembra abbastanza fuori luogo. Interessante il brano dei progsters Logic Edge, per chi scrive il miglior episodio del lotto, caratterizzati da un cantato di straordinaria qualità e da una melodia che inchioda l’ascoltatore sin dall’inizio. L’eterogeneità caratterizza tutta la release, insieme ad una qualità di livello assoluto: in conclusione è giusto sottolineare ancora una volta il progetto di cui Babylon Magazine è stato promotore, con la speranza che queste band dell’underground musicale abbiano la possibilità di strappare un importante contratto discografico e magari raggiungere il grande pubblico. La qualità c’è e si sente.