AAVV – Heavy Metal Eruption – The Italian Way Of Heavy Metal

Pubblicato il 06/12/2016 da
voto
7.0

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Una corrente artistica rivoluzionaria come l’heavy metal ha mietuto molte vittime in tutto il globo occidentale al sorgere degli anni Ottanta, per merito di un nutrito stuolo di autentici innovatori come Iron Maiden, Saxon, Motörhead e mille altri, desiderosi di stravolgere i connotati della musica rock fino ad allora conosciuta. Impossibile dunque non lasciarsi travolgere da imponenti cascate di elettricità, generate da sferraglianti riff volti a tramortire i padiglioni auricolari di tantissimi giovani appassionati dell’epoca. Anche nel ribollente underground tricolore parecchie giovani promesse hanno deciso di mettersi in gioco, registrando una manciata di demo tape con mezzi di fortuna prima di svanire nel nulla. Altre invece sono riuscite a rilasciare un sette pollici o addirittura un long playing, ma soltanto pochi eletti sono riusciti ad intraprendere, tra mille difficoltà, una carriera longeva che ha permesso loro di guadagnarsi un posto di tutto rispetto nell’Olimpo nostrano. E’ finalmente giunto il momento di riesumare questa vecchia Polaroid sbiadita, a suo tempo stampata in sole mille copie dall’etichetta Metal Eye di Claudio Sorge, nella quale sono ritratti dieci gruppi dai tratti somatici spesso differenti, altresì traboccanti di vivida energia e smodata passione. Rimasterizzata di recente in sole cinquecento copie, lasciando però intatta quella persistente aura di romanticismo che avvolge tutte le composizioni, “Heavy Metal Eruption” si presenta come una ghiotta opportunità, per comprendere cosa bolliva in pentola nel Bel Paese. Tra i momenti migliori, ci preme segnalare “Non Sei Normale”, inno ribelle urlato a squarciagola dalla Strana Officina, la violentissima “Thundergods” dei Crying Steel e l’ossianica “Black And Violet” dei Death SS, all’epoca guidati dal geniale Paul Chain e dall’inquietante Sanctis Ghoram (all’anagrafe Piero Gori, ex frontman del gruppo beat I Vulcani). Vivido metallo dalle tinte epiche fuoriesce copioso dall’incalzante “Lord Of The Rings” degli Elektradrive, i quali avrebbero in seguito abbracciato le sonorità cromate a stelle e strisce, sfiorando addirittura il successo internazionale con “Due”. Avrebbero meritato una miglior sorte gli Halloween, autori di una sfavillante cavalcata dalle marcate tinte ‘maideniane’ (“Vikings”); gli Steel Crown invece premono a tavoletta sul pedale dell’acceleratore con la devastante “Prisoners In The Box”. Tra le promesse non mantenute spiccano i laziali Ransackers con l’eclettica “Death Line”, i marchigiani Revenge con l’acerbo anthem “Angels In Leather” ed i pugliesi Shining Blade con l’atipica ballata “Freakish Footsteps”, suo malgrado fiaccata da una dizione della lingua inglese che presenta ampi margini di miglioramento. I Rollerball si posizionano come fanalino di coda, inchiostrando con un ventaglio di idee a dir poco confuse la turbolenta “Wild Town”, episodio che strizza l’occhio in maniera maldestra al metal impregnato di zolfo dei Mercyful Fate. Nonostante alcuni palesi difetti che emergono tra i microsolchi di questa storica compilation, “Heavy Metal Eruption” sarà in grado di far scorrere qualche brivido sulla schiena a tutti gli appassionati che hanno vissuto in prima persona quel particolare contesto storico.

TRACKLIST

  1. Halloween - Vikings
  2. Crying Steel - Thundergods
  3. Death SS - Black & Violet
  4. Strana Officina - Non Sei Normale
  5. Rollerball - Wild Town
  6. Steel Crown - Prisoners In The Box
  7. Elektradrive - Lord Of The Rings
  8. Revenge - Angels In Leather
  9. Shining Blade - Freakish Footsteps
  10. Ransackers - Death Line
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