voto
6.0
6.0
- Band: AAVV
- Durata: 01:07:44
- Disponibile dal: 21/02/2009
- Etichetta:
- Obscene Productions
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L’Obscene, label basata in Repubblica Ceca e organizzatrice dell’omonimo festival estremo (che rimane anno dopo anno fedele al verbo underground), pubblica questa raccolta che contiene un miscuglio di band sconosciute amalgamate a gruppi che non abbisognano di presentazioni. Proprio l’elenco delle canzoni, e quindi delle band, sembra sia stato elaborato in ordine (decrescente) di importanza. Esordiscono infatti i finlandesi Impaled Nazarene con “Pandemia”, velocissima canzone tratta dall’album “Manifesto” edito nel 2008, seguono i coriacei Macabre con una “Grandmother’s House” che sembra veramente una canzonetta allegra da festa del college, viste le sue melodie a basso ritmo. Esaurita la parentesi si torna subito sul veloce con gli svedesi Regurgitate e con i belgi Agathocles, due band grindcore al 100%. Ottima anche “Slut” dei francesi Benighted, le due velocissime tracce degli svedesi Splitter (band clone dei Regurgitate con un suono di chitarra simil-Entombed dei famosi Sunlight Studio). Bravi anche (e molto veloci, ovviamente) i Demonical e i coriacei Excrementory Grindfuckers, band molto caratteristica. E fin qui le band più o meno note. Poi si scende nelle viscere dell’undeground più estremo, con tracce di autentici parvenu come i Flagitious Idiosyncrasy In The Dilapidation Visualized (nome da oscar), i validi Entrail Massacre (suoni distorti all’inverosimile, casino allo stato puro), gli hardcorer Malignant Tumour con la loro altisonante “We Are The Metal” (bella!), i famosi Cerebral Turbulency con la loro folle “San Tarzan”, i Mesrine, pesanti e gutturali a basso regime, e i carcassiani Entropic Degrade Behind Phylogeny (già recensiti su queste pagine). Poi si scende ancora più in basso e qui siamo proprio alle band locali: ci sono gli Ass To Mouth, i Sakatat, i fantastici Rubufaso Mukufo (visti dal vivo, neanche malvagi a dispetto dello strambo nome!), i folli Jesus Crust, Voetsek e Fucksaw. Un’ora o poco più di grindcore che attraversa tutti i livelli, dalle leggende alle (si spera) promesse, il tutto rimanendo sempre nell’oscenità e nell’estremismo sonoro: questa è la Obscene Production.