7.0
- Band: ADRENALINE MOB , ANTHRAX , DIO , DORO , HALESTORM , METALLICA , MOTORHEAD , SCORPIONS , TENACIOUS D
- Durata: 01:02:13
- Disponibile dal: 01/04/2014
- Etichetta:
- Rhino
- Distributore: Universal
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Quattro anni fa Ronnie James Dio, una delle più grandi ed inimitabili voci del panorama heavy metal, ci lasciava dopo una dura battaglia contro il cancro. In questo lasso di tempo l’amore dei fan verso questo grande cantante non solo non si è affievolito, ma oggi la fiamma di Ronnie brucia più calda ed intensa che mai. Proprio per questo una serie di grandissimi musicisti, amici ed estimatori, hanno deciso di dar vita ad un disco di tributo che racchiude alcuni tra i migliori pezzi estratti dall’intera carriera del Folletto, dai Rainbow ai Black Sabbath per finire con i Dio. L’onore di aprire le danze spetta agli Anthrax, che incendiano subito gli animi come una dirompente versione di “Neon Knights”. Joey Belladonna e compagni mantengono intatta l’epicità del brano, in più gli iniettano una maggior dose di violenza secondo il loro stile. Purtroppo Jack Black ed i suoi Tenacious D non sono riusciti a fare altrettanto bene, pur avendo tra le mani un masterpiece come “The Last In Line”. La performance risulta fiacca, da un fan di Dio come Jack Black ci si sarebbe aspettata una maggior dose di energia, invece il pezzo suona senza mordente, come se la band si trattenesse. Gli Adrenaline Mob di Russell Allen sono invece autori di una delle cover più riuscite del disco: “The Mob Rules” viene suonata in modo devastante e diretto, con la tonante voce di Allen che mantiene tutta la magnificenza di questo classico firmato Black Sabbath. Corey Taylor (Slipknot, Stone Sour) e Roy Majorga convincono con la loro versione dell’epica “Rainbow In The Dark”, mentre i successivi Halestorm scivolano con una fiacca interpretazione di “Straight To The Heart”. La scuola inglese come sempre regna sovrana, i Motorhead insieme a Biff Byford dei Saxon ci investono con una fantastica “Starstruck”, ettolitri di pura adrenalina iniettata nelle vene! Bene gli Scoprions con “Temple Of The King”, promossi senza lode Doro e i Killswitch Engage, questi ultimi con una “Holy Diver” potente, ma carente di groove. Gli ex membri della band di Dio, Simon Wright, Rudy Sarzo, Craig Goldy e Scott Warren si uniscono a Glenn Hughes per un’intensa “Catch The Rainbow”, dove l’ex Deep Purple dimostra ancora una volta la sua classe. Verso la conclusione troviamo altre chicche, il metal god Rob Halford insieme a Doug Aldrich, Vinny Appice, Jeff Pilson e Scott Warren fanno lezione di heavy rock con la loro”Man On The Silver Mountain”. La sorpresa più grande di questo disco ci viene offerta nientemeno che dai Metallica, impegnati in un medley dove spiccano le fantastiche “Stargazer” e “Kill The King”. James Hetfield e soci sono riusciti a mantenere intatto lo spirito di Ronnie, pur suonando incazzati come ci si aspetta dai Metallica. Palma d’oro per i thrasher americani! Il disco si conclude proprio con il protagonista, Ronnie James Dio e Scott Warren ci incantano con “This Is Your Life”, canzone pubblicata sul disco “Angry Machines”, che ci ricorda perché il Folletto viene considerato uno dei più grandi cantanti della storia. Questo tributo è sicuramente uno dei migliori pubblicati, grandi nomi hanno pagato tributo ad un musicista che ancora oggi influenza un sacco di colleghi giovani e meno giovani.