7.5
- Band: ABHOR
- Durata: 00:36:41
- Disponibile dal: 01/09/2004
- Etichetta:
- The Oath
- Distributore: Masterpiece
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
Purtroppo “Vocat Spiritum Morti” non è il nuovo album degli Abhor, per quello bisognerà aspettare l’inizio del prossimo anni. Nel frattempo l’italiana The Oath ha pensato bene di prendere il “Promo 2002” della band e di farne un cd, intitolandolo appunto “Vocat Spiritum Morti”. Si può trattare il qui presente come una sorta di raccolta: la prima parte raccoglie quelli che possono essere considerati gli ultimi brani scritti e pubblicati della band. A dire il vero sono anche i più interessanti e i meglio riusciti, a testimonianza del fatto che la band è in un continuo crescendo stilistico sempre più addentrato nei meandri del black metal esoterico di classica matrice italica. I due brani nuovi, uno è un’intro, sono davvero cupi e atmosferici; il riffing è penetrante mentre la prova di Ulfhedhnir al microfono è ottima come al solito. Musica rituale spruzzata da un tocco horrorifico niente male. “Vinum Sabbati” è una versione più evil dei primissimi Gehenna e può essere considerato un brano davvero buono. L’amore della band per la musica dall’alone liturgico, misterioso ed inquietante è ovvia se si pensa che ci sono ben due cover dei Goblin. Gli altri brani sono due remake rimasterizzati per l’occasione e tratti dal cd degli Abhor del 2000, “I.N.R.I.”. In definitiva un cd antologico molto interessante, trampolino di lancio per i nuovi Abhor, i quali ultimamente hanno avuto diversi sconvolgimenti interni e si apprestano a tornare con una nuova veste sonora. Staremo a vedere, intanto godetevi questo ennesimo prodotto nero Made in Italy.