ABIGAIL – Intercourse & Lust

Pubblicato il 14/12/1996 da
voto
8.0
  • Band: ABIGAIL
  • Durata: 00:39:35
  • Disponibile dal: -/-/1996
  • Etichetta:
  • Modern Invasion Music
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Forti di una discografia che, tra demo, album, EP e split, è praticamente illimitata, gli Abigail sono una vera e propria istituzione del metal giapponese. Nata nel 1992 su iniziativa del leader Yasuyuki Suzuki, la band di Tokyo è probabilmente il prodotto più grezzo, irriverente ed ‘ignorante’ mai uscito dal Giappone in quegli anni e non solo, grazie ad un miscuglio tra black, thrash e speed metal, con un’attitudine marcatamente punk che, sicuramente, ai tempi avrà scandalizzato il pubblico del proprio pacifico paese: “Intercourse & Lust” è, infatti, un assalto frontale, senza nessun riguardo per la ricercatezza o il buongusto; e, nel suo genere, si tratta pure di musica ben suonata. La prova vocale di Suzuki è di certo il pezzo forte: spesso è uno screaming sgraziato e paranoico, ma si sposta anche verso toni più bassi e di tanto in tanto si possono udire alcune tetre risate di sana follia; i riff di chitarra sono crudi e sporchi, tra la vigoria del thrash e la cupezza del black, con frequenti incursioni nella NWOBHM e nello speed, e gli assoli sono presenti nella maggior parte dei brani; la sezione ritmica è semplicemente una macchina da guerra. Diciamo che, se questo album fosse stato pubblicato con un paio di decenni di ritardo, sarebbe stato etichettato con un termine coniato solo in seguito e magari non amatissimo dai fedeli della Fiamma Nera ma che, in questo caso specifico, potrebbe essere il più azzeccato per rendere l’idea: ‘black’n’roll’, di quello marcio e cattivo, quello oggigiorno suonato dai Midnight con la stessa attitudine e che, comunque, non può prescindere dall’eredità dei Venom. Nella musica degli Abigail, infatti, ci sono tutte le caratteristiche cha fanno da punto d’unione dei due generi, il black ed il rock, ma è la sfrontatezza a colpire in modo particolare: sotto il profilo sonoro, in quanto ad intransigenza, vince “A Witch Named Aspilcuetta”, il brano di apertura del disco; in generale, però, non si può non rimanere affascinati da un pezzo come “Hail Yakuza”, che parla della temibile mafia giapponese, un argomento fortemente tabù, allora e anche adesso, e che incorpora nel testo anche frasi in lingua nipponica.
Il grande merito di un album come “Intercourse & Lust” è, venticinque anni più tardi, quello di non aver perso un grammo della carica anticonformista che sprigionava al momento della pubblicazione ed ancora oggi il suo ascolto non lascia indifferenti.

TRACKLIST

  1. A Witch Named Aspilcuetta
  2. Confound Eternal
  3. The Crown Bearer
  4. Attack With Spell
  5. Strength Of Other World
  6. The Bonehunter
  7. Mephistopheles
  8. Intercourse & Lust
  9. Hail Yakuza
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