6.0
- Band: ABIGAIL WILLIAMS
- Durata: 00:46:40
- Disponibile dal: 20/10/2008
- Etichetta:
- Candlelight
- Distributore: Audioglobe
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Un lavoro sulle prime abbastanza intrigante, ma che sulla lunga distanza perde un po’ di appeal, quello degli statunitensi Abigail Williams, che nelle dieci tracce qui proposte mostrano di aver bene assimilato la lezione symphonic black metal degli Emperor di “IX Equilibrium” e dei Dimmu Borgir di “Spiritual Black Dimensions”. Ritmiche incalzanti, chitarre taglienti, che a tratti esplodono in stridii lancinanti, ma spazio anche a rallentamenti più rocciosi (soprattutto nel finale), dilatazioni orchestrali e, qua e là, a elementi maggiormente riconducibili a territori più esplicitamente death-thrash metal. A condire il tutto, il solito cantato dolente e valanghe di arrangiamenti di pianoforte, che in più di un’occasione rubano letteralmente il ruolo di protagonista al riffing delle chitarre. Convincenti al primo impatto, per l’attitudine, la buona produzione (curata da James Murphy) e, appunto, la capacità di utilizzare efficacemente tutti gli elementi tipici del genere. Assai meno sotto il profilo della personalità: dopo qualche ascolto, a farsi sentire è soprattutto la mancanza di quel “quid” che non li renda indistinguibili tra tante altre band dello stesso genere. Un pezzo come “Acolytes” è e rimane di ottimo livello, ma nel resto del disco risulta un po’ difficile mantenere alta la concentrazione ed entusiamarsi, a maggior ragione se la scena black-death scandinava è stata il vostro pane quotidiano nell’ultimo decennio abbondante.