ABIGOR – Leytmotif Luzifer

Pubblicato il 11/09/2014 da
voto
7.0
  • Band: ABIGOR
  • Durata: 00:42:09
  • Disponibile dal: 18/07/2014
  • Etichetta:
  • Avantgarde Music
  • Distributore: Audioglobe

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La storica black metal band austriaca approda all’italiana Avantgarde Music per dare alle stampe l’atteso nuovo album, il decimo full length della carriera, intitolato “Leytmotif Luzifer”. L’album si apre subito con l’articolata e frammentata “Ego”: un mix vincente tra vecchio e nuovo stile della band. Ci sono interessanti assoli di chitarra, c’è una produzione indovinatissima con delle sovrancisioni fatte al momento giusto che fanno capire quanto lavoro ci sia dietro a questa decima fatica, un lavoro complesso. Con la successiva “Stasis” i cambi di tempo, di atmosfera e genere musicale non si contano; ne paga dazio ovviamente l’immediatezza, ma il risultato è comunque apprezzabile, peccato solo che talvolta i cambi di tempo siano troppo repentini e non permettano alle varie parti di essere gustate appieno dall’ascoltatore. In questo turbinio extreme metal che viaggia a tutta velocità, gli Abigor offrono il meglio nelle parti più classicamente black metal. Dopo tutti questi anni il gruppo guidato da P.K. dimostra ancora una volta di avere uno stile mai scontato. Da segnalare la presenza dei due mastermind dei connazionali Summoning a curare le vocals di questo album. L’atmosfera dell’album è senza dubbio diabolica ed opprimente, mentre il trademark rielaborato, assieme alla produzione al passo con i tempi e la voglia sperimentale, può avvicinare idealmente gli Abigor ai Dimmu Borgir di un decennio fa, non musicalmente invece poiché i due gruppi non hanno praticamente niente in comune: è il modo di essere concreti ed innovativi a giustificare questo parallelismo ed il brano “Excessus” può fare da valido esempio in tal senso. La frammentazione stilistica, a volte esasperata, dei brani nega a “Leytmtif Luzifer” di possedere un’unica anima. I brani in alcune circostanze sembrano non avere né capo né coda eppure come per magia a fine release si ha una sensazione di completezza. Probabilmente riuscire a catturare tutte le sfaccettature di questo CD è praticamente impossibile, ma anche se il messaggio viene decriptato in minima parte si può essere più che soddisfatti. La pausa di riflessione, o il momentaneo scioglimento della band, era servita a P.K. e ai suoi Abigor per dare un taglio con il passato e votare il gruppo ad un futuro tutto da scoprire all’insegna della sperimentazione. Già da “Fractal Possession” avevamo capito che le capacità degli Abigor non mancavano, ciò che ancora manca agli Austriaci, piuttosto, è il dono della sintesi tra il background black metal dei primi album e lo stile frammentato del presente. E’ come se gli Abigor sentissero il bisogno frenetico di inserire nell’album tutte le mille idee che orbitano nella loro mente. A volte bisogna fare delle scelte: livellare il tutto per renderlo più omogeneo e lineare non sempre equivale a depauperare il proprio sound, ma semplicemente a renderlo più fruibile. Gli Abigor di oggi non somigliano a nessuna altra band in circolazione e quando la loro personalità non sarà più borderline allora sarà possibile per altri gruppi emergenti prendere questo gruppo come esempio da seguire. I vecchi fan degli Abigor forse hanno già da tempo abbandonato il cammino di P.K. e di T.T., eppure qualcosa del loro passato vive ancora e non dovrebbe essere impossibile continuare ad apprezzare questa band che ha sempre dimostrato personalità.

TRACKLIST

  1. Ego
  2. Stasis
  3. Akrasia
  4. Indulgence
  5. Neglect
  6. Compos Mentis
  7. Excessus
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