ABORTED – ManiaCult

Pubblicato il 04/09/2021 da
voto
7.5
  • Band: ABORTED
  • Durata: 10/09/2021
  • Disponibile dal: 00:40:07
  • Etichetta:
  • Century Media Records
  • Distributore: Sony
Streaming non ancora disponibile

Parlare di una nuova opera di Sven de Caluwé e soci come del ‘solito’ disco degli Aborted potrebbe (almeno in prima battuta) dare un’impressione di stanchezza e genericità a livello di contenuti, di asfittico riciclo di idee nell’ottica di un pigro assestamento di carriera… Niente di più sbagliato. Basta infatti avere un minimo di dimestichezza con il modus operandi dei Nostri per capire quanto questo rischio – a fronte di un percorso artistico dalla costanza invidiabile, giunto ormai a quota undici (!) full-length – non sia granché da prendere in considerazione, sostituito piuttosto dall’appagante sapore della conferma. Discorsi già fatti, frasi già scritte, eppure sempre attuali nel momento in cui il progetto di origine belga, diventato con il passare degli anni internazionale, complici gli innesti in line-up di due americani e un italiano, si rinchiude in studio per confezionare un sequel della sua saga death metal, tra le poche in grado di conciliare sia i gusti degli ascoltatori più tradizionali, sia quelli delle nuove generazioni di pubblico oggi stregate da tanti pseudo fenomeni death-core.
Sotto questo punto di vista, “ManiaCult” non tradisce affatto le aspettative, ponendosi in continuità con i precedenti “TerrorVision” e “Retrogore” (a partire dalla formulazione del titolo) e mostrandoci il quartetto nuovamente alle prese con un suono parimenti espressivo, frenetico e muscolare, scosso da arie orrorifiche e da iniezioni black metal che, specie in questi solchi, arrivano a rubare la scena alla componente death/grind. Mai gli Aborted erano apparsi così mefitici e, al contempo, indipendenti dalla matrice Carcass dei loro esordi, abbracciando compiutamente una visione moderna di metallo della morte che trova come primo termine di paragone gli amici Cattle Decapitation, senza per questo sottintendere una proposta derivativa o poco personale. E come potrebbe essere, d’altronde? Il tocco è e resta inconfondibile, la capacità di fondere velocità disumane e groove assassino anche, mentre la performance al microfono del leader abbraccia più che mai registri trasversali per seguire le evoluzioni spesso gelide e diaboliche del guitar work, nell’ottica di una proposta orecchiabile, dinamica e brutale al punto giusto.
A ben vedere, il primo capitolo di questo trittico può ancora dirsi insuperato per freschezza e quantitativo di hit dispensate, ma “ManiaCult” – esattamente come il suo immediato predecessore – non manca mai di ribadire la stabilità degli Aborted ai vertici del circuito estremo mondiale, vista anche la presenza in tracklist di episodi del calibro “Impetus Odi”, “Portal to Vacuity”, “Ceremonial Ineptitude” e “Drag Me to Hell”, assolutamente degni di comparire al fianco di alcuni celebri cavalli di battaglia nelle prossime setlist. Un’appagante conferma, appunto, proprio come quella data dall’ennesima scorpacciata di B-movie, patatine e ultraviolenza nelle fresche notti di fine estate.

TRACKLIST

  1. Verderf
  2. Maniacult
  3. Impetus Odi
  4. Portal to Vacuity
  5. Dementophobia
  6. A Vulgar Quagmire
  7. Verbolgen
  8. Ceremonial Ineptitude
  9. Drag Me to Hell
  10. Grotesque
  11. I Prediletti: The Folly of the Gods
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