7.5
- Band: ABORTED
- Durata: 00:42:34
- Disponibile dal: 28/04/2014
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Universal
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Parlare di un nuovo disco degli Aborted oggi può quasi corrispondere a parlare dei vari nomi storici del mondo death-grind, visto che il prossimo anno la band compirà vent’anni ed è da tempo una realtà più che consolidata e abituata al “successo” a prescindere. E così tornano Sven de Caluwé e soci con il loro ottavo album in studio dopo l’ottimo “Global Flatline” del 2012. Per comprendere quanto la band punti su quest’album è sufficiente osservare che uscirà in numerose versioni e che alcune di esse avranno addirittura tre bonus track; i Nostri non temono “ribaltoni” e si presentano spavaldi come sempre, tanto che sin dalle prime note della opener “The Extirpation Agenda” si capisce che questo è un disco degli Aborted. Il suono distintivo della band non è infatti cambiato per nulla rispetto al recente passato; al massimo, si può giocare a trovare dettagli, rimandi o piccole differenze. Accostando “The Necrotic Manifesto” al suo diretto predecessore, potremmo allora evidenziare che la nuova opera gode di un riffing più affilato e tecnico e di ritmiche maggiormente nervose. Se “Global Flatline” puntava parecchio su groove e orecchiabilità, con suoni molto rotondi e grande attenzione per l’impatto, “The Necrotic Manifesto” pareggia i conti dando invece un filo di spazio in più a velocità elevate e a qualche finezza chitarristica. D’altra parte, prima di queste registrazioni il gruppo ha cambiato ancora una volta lineup (come al solito) ed è normale che i nuovi musicisti abbiano portato con sè il loro stile e qualche nuova influenza. Tuttavia, come anticipato, sempre dei cari vecchi Aborted si sta parlando, quindi, anche tenendo a mente quanto appena attestato, che nessuno si stupisca davanti alle aperture prettamente ignoranti di “Your Entitlement Means Nothing”, all’ennesimo tributo ai Carcass old school di “Coffin Upon Coffin”, oppure ai rallentamenti e al tocco di atmosfera della notevole “Cenobites”. Tutti gli elementi tipici del suono dei ragazzi sono indubbiamente presenti. Insomma, “The Necrotic Manifesto” è un album che entra di diritto nella migliore tradizione Aborted: non avrà magari le hit instantanee nel disco precedente (e la copertina è nettamente peggiore), ma nel complesso non manca mai di farsi segnalare per ispirazione e cura per i dettagli. Questo gruppo è ormai un mostro di affidabilità.