ABORYM – Hostile

Pubblicato il 09/02/2021 da
voto
8.0
  • Band: ABORYM
  • Durata: 01:06:13
  • Disponibile dal: 12/02/2021
  • Etichetta:
  • Dead Seed Productions

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Il ritorno degli Aborym è il manifesto di un sound industrial maturo e struggente, il cui modello indiscusso è – come già nel precedente album – Trent Reznor, anche se qui la band fa un ulteriore e notevole salto in termini di personalità. Si sente alle spalle un lavoro compositivo corale e prezioso, in cui tutte le anime della band – evidentemente eterogenee anche come pulsioni e passioni musicali – investono e inseriscono idee forti e originali, che si amalgamano efficacemente.
Ed è nei dettagli che fioriscono ascolto dopo ascolto che “Hostile” assume il suo vero valore; non solo quelli definiti da una produzione encomiabile, ma anche quelle suggestioni quasi impercettibili che scopriamo ripresentarsi in forma diversa, a volte anche solo inconscia, in brani che parlano linguaggi anche molto distanti, pescando dal sound degli anni Ottanta di classifica (e di maggior classe) fino ovviamente all’industrial più melodico. Le loro consuete stratificazioni di strumenti tradizionali-sussurri-inserti campionati concorrono ancora più a stimolare l’ascoltatore, allorché atmosfere rarefatte fanno posto e spasmi violenti e subito dopo a muri electro-pop; questi ultimi sono un elemento centrale del disco, che serpeggia dalle prime note per esplodere nella splendida “Solve Et Coagula”: un brano che nel titolo racconta il percorso esoterico da cui Aborym nacque, per poi farci quasi ballare, portandoci indietro nel tempo di trent’anni.
Perde quasi senso un’analisi dei singoli passaggi e brani, rispetto alla descrizione dell’approccio musicale generale; le trame delle chitarre e delle tastiere si intersecano in forma liquida e avvolgente, il lavoro sulla batteria è mostruoso, con passaggi praticamente jazz, su cui il basso emerge con una centralità rara, spesso costruendo melodie alternative, ma perfettamente integrate. Gli arrangiamenti, come accennato, sono estremamente variegati, pur sempre curatissimi; ci sono brani delicati eppure colmi di dettagli, che aprono alla band strade ancora più imprevedibili, fatte di un romanticismo cupo e quasi psichedelico (“The End Of A World”), o richiami pinkfloydiani a pioggia – compreso un crescendo di voci femminili sull’ultimo brano, così amabilmente degno di “The Great Gig In The Sky”. E ancora momenti più intimistici, degni degli Ulver più sontuosi (“Horizon Ignited”, oppure la trasognata “Sleep”), e tante grandi melodie seppur quasi sempre virate al nero. Sono pochissimi i pezzi violenti in senso stretto; ci troviamo principalmente davanti brevi passaggi dove le chitarre corpose e le linee vocali abrasive danno ancora segni di radici metal (“Stigmatized”, “Radiophobia”), e lo fanno ancora bene. Il tutto avviene però con un approccio irriverente e disinteressato, virando queste sferzate in direzione quasi prog e totalmente libera – proprio come avvenuto per i Nine Inch Nails dopo “The Downward Spiral”, o lungo il solco di band che delle etichette se ne fregano da sempre, dai King Crimson (i tempi dispari e i cromatismi di “Lava Bed Sahara” ne sono un ottimo esempio) ai Tool. Citiamo quasi come un divertissement la breve “Nearly Incomplete”, che interseca drum’n’bass al riff di chitarra più estremo dell’intero album, con l’aggiunta di una linea vocale irriverente e insieme esaltante.
E in tutto questo l’entità Aborym non si esprime in maniera gratuitamente complessa: qui prende forma e sostanza un’urgenza di percorrere la propria strada senza guardarsi alle spalle, ed è per questo che ci sentiamo di dire che “Hostile” è il disco che fa fare agli Aborym il salto definitivo. Un salto verso nuovi lidi musicali e una qualità indiscutibile, innegabile anche da parte dei loro più accesi detrattori, in una direzione che era evidentemente tracciata da tempo, ma che mostra qui appieno vitalità, energia espressiva e compiutezza.

TRACKLIST

  1. Disruption
  2. Proper Use Of Myself
  3. Horizon Ignited
  4. Stigmatized (Robotripping)
  5. The End Of A World
  6. Wake Up. Rehab
  7. Lava Bed Sahara
  8. Radiophobia
  9. Sleep
  10. Nearly Incomplete
  11. The Pursuit Of Happiness
  12. Harsh And Educational
  13. Solve Et Coagula
  14. Magical Smoke Screen
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