ABRAHAM – Look, Here Comes The Dark!

Pubblicato il 01/06/2018 da
voto
6.5
  • Band: ABRAHAM
  • Durata: 01:51:45
  • Disponibile dal: 11/05/2018
  • Etichetta:
  • Pelagic Records

Spotify:

Apple Music:

Un lungo lamento funebre. L’umanità che si avvia verso la propria rovina, usurpando il pianeta delle sue risorse, per essere infine annientata e inghiottita da una vegetazione progressivamente padrona, spadroneggiante, nuova sovrana del mondo, mentre le specie animali si arrendono all’estinzione. Un’ultramaratona di sludge, progressive, drone e ambient è quanto erigono gli svizzeri Abraham, collettivo post-metal orientato, in maniera fin troppo netta e chiara, alle formule di Cult Of Luna, Knut e The Ocean, per la cui casa discografica, la Pelagic Records, rilasciano il loro terzo album, profeticamente intitolato “Look, Here Comes The Dark!”. Va da sé che un disco dal concept così dettagliato, dove trama e svolgimento seguono i parametri di un lungo film, meglio ancora quelli di una serie televisiva di ultimissima generazione – le quattro facciate del doppio vinile seguono ognuna una sua specifica direzione musicale, a seconda della fase della storia – pone le nostre aspettative a un livello piuttosto alto. E le attese, se non mantenute, conducono sempre a un pizzico di delusione, pur di fronte a un risultato di per sé non mortificante. Che è poi quanto accade puntualmente ai ragazzi di Losanna, schiacciati dalla propria ambizione, seppure non sconfitti su tutta la linea da un progetto di così roboanti propositi. Gli Abraham non producono un brutto disco, rilasciano però un’opera troppo lunga, sfinente nel senso deteriore del termine; diverse tracce sono interlocutorie, piatte, non aggiungono nulla al discorso e fermano l’azione su istantanee contemplate così a lungo da farle venire a noia. Il peccato principale, oltre al minutaggio complessivo – oltre un’ora e cinquanta – è quello di voler per forza inserire tutte le sfaccettature dell’universo post-metal; pezzi trancianti in odore di metal estremo, spossanti mid-tempo incubatori di un’apocalisse imminente, malinconiche odi crepuscolari, cantilenanti spaccati d’atmosfera abbandonati al loro destino in infinite reiterazioni. Quando affondano il coltello in violente impetuosità di puro istinto, gli Abraham si cullano nell’anonimato, preda di una furia fine a se stessa e mancante di qualsiasi coloritura personale; le accentazioni di salmodiante pesantezza, quelle che più li avvicinano ai padri putativi The Ocean, migliorano la situazione, pur inseminando nel nostro udito una sensazione di già sentito che il sapiente uso dei synth non riesce del tutto ad annacquare; se invece parliamo del lato prettamente soffuso, grigio e ambiguo del loro sound, allora riconosciamo al quintetto un pizzico di creatività in più. L’ultimo quarto di “Look, Here Comes The Dark!”, denominato “Oryktocene”, è quello che convince maggiormente, in virtù di registri meno impostati e una diluizione di tutti gli elementi sludge che libera il potenziale della band dall’ansia di aderire a certe convenzioni. Il resto dell’album, seppure abbia guizzi interessanti all’altezza delle sue parti progressive e quando il rabbuiarsi degli orizzonti si abbina a dilatati movimenti pachidermici, sconta il rimestare nel medesimo calderone dei gruppi di più pressante influenza. Detto ciò, siamo ben lontani da una cocente bocciatura; sfrondando quanto vi è di superfluo, “Look, Here Comes The Dark!” rimane un ascolto gradevole e a tratti genuinamente emozionante.

TRACKLIST

  1. I Ride the Last Sunrise
  2. Wonderful World
  3. Wanderer
  4. Hyperoïne
  5. To the Ground
  6. Silent at Last
  7. Dead Cities
  8. Invocation
  9. Rise, Goddess
  10. Errant
  11. Sanctuaire
  12. God Mycelium
  13. Vulvaire
  14. All the Sacred Voices
  15. Urnacht
  16. Wind
  17. Erth
  18. Fire
  19. Space Departure
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.