ABSINTHIUM – One For The Road

Pubblicato il 26/07/2012 da
voto
6.5
  • Band: ABSINTHIUM
  • Durata: 00:44:53
  • Disponibile dal: 28/05/2012
  • Etichetta:
  • Punishment 18 Records
  • Distributore: Audioglobe

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Strappando un contratto dalle mani della sempre più attiva Punishment 18 Records, i partenopei Absinthium sfogano sul loro debutto tutta la rabbia, tecnica e professionalità accumulata nella loro quasi decennale storia musicale. Il combo campano propone un ibrido tra classic metal di scuola europea e thrash metal statunitense, miscelando nelle intenzioni un rifferama violento e tecnico, mutuato da band quali Testament e primi Megadeth con l’immediatezza e la riconoscibilità delle linee vocali squisitamente heavy metal. Ricordando che la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni (così come cantava anche il buon Bruce Bruce), non possiamo certo dire che l’idea sulla quale si erge l’intera struttura musicale degli Absinthium funzioni sempre alla perfezione. Penalizzati da una produzione non certo scintillante, ma che anzi rende i suoni piuttosto “lisci” ed opachi (in primis la bella voce di Alessandro Granato) il gruppo palesa immediatamente il gap qualitativo tra i due ingredienti principali, là dove la componente thrash metal è di ottimo livello (cometutto quello a cui ormai la Punishment 18 ci sta abituando con le sue release), mentre lo stesso non si può dire per quanto riguarda gli innesti puramente classic, vicinissimi e per questo paradossalmente distanti anni luce da refrain memorizzabili e memorabili. Un dominio totale delle chitarre che con le loro frequenze compresse mangiano letteralmente gli altri strumenti ci permette di godere in modo quasi fisico dei bei riff che ci fanno pensare ad un Eric Peterson in forza ai primi Annihilator, lanciandoci in un pogo maschio e violento, per poi venire interrotti dall’arrivo di un ritornello del quale non sentivamo la mancanza ed anzi affloscia il nostro stage diving facendoci schiantare contro le transenne che dividono il palco dalla prima fila di headbanger. Molto belli i cori in stile Anthrax e la duttilità vocale di un Alessandro che passa da un intonato pulito ad un cantato aggressivo in stile Blind Guardian, che alza il nostro livello di testosterone come il più efficace degli anabolizzanti. La tecnica non manca, affinata in un decennio di prove e concerti, con una band matura al punto di sapere quando e come utilizzarla senza snaturare la forma canzone delle loro composizioni. Recensione altalenante nei giudizi, sintomatica della qualità del disco, a tratti davvero entusiasmante, sempre e comunque ben suonato, a volte deludente per alcune soluzioni. Questo CD ricorda un massiccio body-builder, che dopo anni di allenamento si presenta ad una gara sbagliando la dieta, presentandosi ricco di massa e con belle linee, ma appannato da una definizione che non rende giustizia al proprio fisico scultoreo. Sicuramente se i Nostri avranno il coraggio di estremizzare ulteriormente le loro caratteristiche diventeranno una band da segnare sulla nostra agenda, in un mercato dove, pur essendo saturo, si trova sempre e comunque un posto al sole per un gruppo di indubbio talento. Curiosità: provate ad immaginare il brano intitolato “Waste” con la voce di James Hetfield, e otterrete probabilmente quello che i Metallica avrebbero voluto comporre con “St.Anger”, senza ovviamente riuscirci.

TRACKLIST

  1. The Curse Of Blood
  2. H.A.I.L.
  3. Mr. Nothing
  4. Absinthium
  5. Circular Saw
  6. Skull
  7. Waste
  8. Black Gown
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