4.5
- Band: ABSOLUTE STEEL
- Durata: 00:40:55
- Disponibile dal: 26/09/2005
- Etichetta:
- Black Lotus Records
- Distributore: Audioglobe
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“Sex, Drinks & Rock ‘n’ Roll”! Questo il motto dei norvegesi Absolute Steel, che a dispetto del monicker propongono un hard ‘n’ heavy sulla falsariga dei vari Motley Crue e compagnia bella. Suona sicuramente abbastanza demodè la proposta dei cinque, soprattutto alla luce della posticcia attitudine anni ’80, davvero poco ben interpretata dagli intenti di una band la cui stoffa stenta a farsi vedere. Sono pur sempre al secondo lavoro (dopo il debut dal simpatico titolo “The Fair Bitch Project”), e sicuramente non dobbiamo pretendere troppo, ma è anche vero che la proposta di questo “Womanizer” è poco vendibile al pubblico che di norma non pasteggia a pane e street rock. Il ritornello di “High Heels And Fishnet Stockings” che pare uscire dalle session di “Girls, Girls, Girls” dei Motley, è pregevole; le influenze Twisted Sister di “Kick” sono da citare (in tribunale?); le atmosfere acustiche di “Juicy Lucy” sono quanto meno decenti. Ma davvero sentivamo il bisogno di questo lavoro? Le altre sei song sono davvero insulse! Come si può cercare di mischiare street rock con power metal da quattro soldi (vedi la neoclassica “Opus Suite”) con heavy metal e chi più ne ha più ne metta? E noi dovremmo pagare venti euro un disco contenente sì e no tre canzoni decenti? Sentivamo la necessità di un platter mal prodotto (ma va’?), suonato in modo appena sufficiente, e cantato sicuramente con poca perizia? Crediamo proprio di no. Tralasciando le perplessità circa la selettività con cui operano le scelte determinate case discografiche, ci limitiamo a consigliare per lo meno un ascolto a chi dovesse essere attirato dall’appariscente copertina. Non è tutto oro quello che luccica. Qui non è neanche un bronzo in verità… E come al solito ci tocca tornare alla nostra collezione di classici per ascoltare della musica come si deve.