7.0
- Band: ABYSMAL GRIEF
- Durata: 00:47:44
- Disponibile dal: 14/02/2013
- Etichetta:
- Terror From Hell Records
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A distanza di quattro anni dalla pubblicazione di “Misfortune” – intervallati dall’uscita di un paio di interessanti EP – tornano alla ribalta i genovesi Abysmal Grief, alfieri di un dark doom a metà strada tra flavour esoterico e pesantezza tout court. “Feretri” rappresenta anche il primo full length pubblicato dalla Terror From Hell Records, che fino ad oggi aveva in carniere soprattutto split, EP e demo. Il cover artwork del nuovo lavoro dei Nostri ci mostra una scena del mitico (per gli amanti dei B-movies) “La Dama Rossa Uccide Sette Volte” di Emilio Miraglia con protagonista Barbara Bouchet; l’immagine si sposa alla perfezione con il contenuto musicale, fatto come detto di fondamentali rimandi alla scena dark italica che vengono oltremodo appesantiti da robuste dosi di doom metal ortodosso e catatonico. Gli Abysmal Grief sono ormai maestri in ciò che fanno ed anche questa nuova fatica non tarderà a farsi strada tra gli appassionati del genere. I tre membri della band, infatti, danno modo di conoscere a menadito la materia e la ripropongono in maniera ottimale. A nostro parere, però, pare che stavolta ci sia uno sbilanciamento verso il doom che rende “Feretri” leggermente meno efficace ed affascinante di quanto avrebbe potuto essere, facendogli di contro guadagnare in profondità; la stessa produzione privilegia le basse frequenze, con il basso di Lord Alastair molto presente a scapito delle tastiere di Labes C. Necrothytus, un po’ indietro nel mixing finale, sebbene molto importanti per le composizioni. Le iniziali “Lords Of The Funerals” e “Hidden In The Graveyard” dimostrano proprio quanto appena detto. A fronte di una proposta ancora saldamente ancorata alla scuola dark italiana e genovese in particolare, il sound è fin troppo pesante, fino ad arrivare ai limiti del death doom. Tutto ciò toglie quel fascino ancestrale che solitamente contraddistingue proposte di questo tipo, rischiando anche di banalizzarne il contenuto. “Sinister Gleams” corregge leggermente il tiro grazie ad un incedere in crescendo molto ben costruito e ad un chorus dove le clean vocals evocative di Labes C. Necrothytus duettano efficacemente con le tastiere. L’intermezzo “Crepusculum” è utile per riposare le orecchie in vista delle conclusive “The Gaze Of The Owl” e “Her Schyte”. La prima capovolge il paradigma precedente, essendo fondamentalmente una doom metal song lenta ed evocativa che al proprio interno ha degli spunti non malvagi di dark sound; la seconda è una lunga litania assolutamente mortifera nel proprio incedere e dove gli Abysmal Grief riescono a piazzare una grandissima zampata di puro talento, amalgamando al meglio le loro due anime ma concedendo al lato meno heavy della loro proposta di emergere in tutta la propria grandeur. Non rimane molto da dire: “Feretri” è un album ben composto che però rimane un paio di gradini sotto alle migliori produzioni del genere. Per i fan della band, però, rimane un acquisto assolutamente obbligato e fondamentale.