ABYSSAL – Novit Enim Dominus Qui Sunt Eius

Pubblicato il 22/01/2013 da
voto
8.0
  • Band: ABYSSAL
  • Durata: 00:59:22
  • Disponibile dal: 01/01/2013

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Neanche un anno dopo il terrificante debutto “Denouement” torna con la delicatezza e il tatto di una pestilenza la misteriosa band post-death metal inglese Abyssal, con un nuovo full-length nuovo di zecca e la medesima attitudine super-indipendente manifestatasi ancora una volta con la scelta di non avere una label e di vendere il download digitale del disco su Bandcamp a un prezzo irrisorio (due Sterline) o in alternativa un CD-R fatto a mano dalla band stessa, anch’esso praticamente regalato nel prezzo. Medesima attitudine da outsider totali dunque e, come prevedibile, violenza e ricerca sonora non solo preservata, ma addirittura ampliata e spinta oltre il limite del comprensibile e dell’umanamente accettabile. Con “Novit Enim Dominus Qui Sunt Eius” i post-deathster albionici hanno infatti portato a termine il piano diabolico accennato nel debutto e materializzato gli splendidi timori che tutti avevamo sulla potenza distruttrice annichilente di questa band. Se in “Denouement” dunque i Nostri avevano accennato ad abissi (quanto sono evocativi fin dal nome appropriatissimo!) psichedelici di una profondità e potenza disumana, restando però sempre ben ancorati a quel technical death metal familiare che scherza meno con i suoni ma molto con le strutture, in “Novit Enim Dominus Qui Sunt Eius” i Nostri invece si lasciano andare definitivamente a quei deliri noise e psichedelici che tutti attendavamo con trepidazione grazie ai fantastici indizi e accenni del debutto. “Novit Enim Dominus Qui Sunt Eius” prende infatti il technical death dei primi Nile, dei Nechopahgist, dei Monstrosity e dei Gorguts e lo scaraventa in un abisso di allucinazioni disumane e contorsioni mentali raccapriccianti. Gli Abyssal con questo lavoro si sono spinti talmente oltre che hanno abbattuto enormi pareti concettuali all’interno del death metal rivelando così mondi e forme di esistenza dello stesso impensabili e incredibili. In certi passaggi la band è addirittura riuscita a costruire delle malsanissime bordate di glacialissimo e allucinato death metal tecnico usando solo feedback e rumore accompagnati in maniera splendida e surreale da blast beat e doppio pedale completamente impazziti. Il risultato è incredibile perché alle onde e alle orde vere e proprie di rumore insopportabile e apparentemente privo di logica viene applicata dai Nostri una sorta di malsana e grottesca disciplina sottoponendole al volere della sezione ritmica, in grado di convogliarne la violenza e la distruzione in maniera impeccabile nella creazione di sculture sonore incredibili, deformi, contorte, surreali e completamente allucinate. Ciò che sorprende maggiormente di questo lavoro è la disciplina, la concentrazione, la creatività e l’intuizione che la band ha messo in campo per tenere in piedi in maniera ottimale tutto questo soffocante marasma di rumore lanciato alla velocità della luce. La band infatti sembra aver sottomesso il caos sonico alla propria logica e alla propria visione e di questo sforzo ha incredibilmente beneficiato il songwriting e il risultato finale poiché la band è riuscita nel miracolo di mettere le briglie ad una forza altrimenti incontrollabile e sregolata che una qualunque altra band senza gli attributi appropriati avrebbe probabilmente semplicemente tradotto in un casino di rumore indistinguibile. Gli Abyssal sono invece discesi nella pazzia totale e forti della loro mostruosa tecnica e della loro creatività visionaria l’hanno prima sottomessa e poi rivolta come un’arma di distruzione di massa contro tutti noi. Il futuro del death metal è già qui, tutto rinchiuso in questo album di psych-death-noise-metal visionario e terrificante.

TRACKLIST

  1. Forebode
  2. The Tongue of the Demagogue
  3. Under the Wretched Sun of Hattin
  4. Elegy of Ruin
  5. The Headless Serpent
  6. A Sheath of Deceit
  7. Elegy of Staves
  8. A Malthusian Epoch
  9. As Paupers Safeguard Magnates
  10. Created Sick; Commanded to Be Well
  11. The Last King
2 commenti
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