8.0
- Band: ACCEPT
- Durata: 00:58:34
- Disponibile dal: 15/08/2014
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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Forze della natura, cavalieri indomabili, nunzi apostolici del Verbo del puro metallo, questi sono gli Accept! La formazione tedesca capitanata da Wolf Hoffmann dalla rinascita del 2010 continua a collezionare una serie interminabile di successi degna del loro periodo d’oro negli anni ottanta. Il nuovo “Blind Rage” non fa che rafforzare lo status di questi impavidi teutonici, che ancora una volta hanno sfornato l’ennesimo capolavoro. L’inizio è col botto: “Stampede” ci riversa furia ed energia tradotte in riff taglienti come rasoi, tempi veloci, ritmiche rocciose e linee vocali ruggite dal clamoroso Mark Tornillo, il vero toccasana che ha saputo portare all’interno del gruppo una grande linfa vitale. “Dying Breed” sfoggia il classico quattro quarti degli Accept, senza tanti cambi di tempo. Il brano, quadrato e incalzante, all’interno presenta dei cori battaglieri che gonfiano il climax emozionale fino all’esplosione del maestoso ritornello. Altro pezzo da novanta, l’inno anthemico per eccellenza del disco risponde al nome di “Fall Of The Empire”, un mid tempo che contiene uno dei refrain più epici che gli Accept abbiano mai proposto. La band suona compatta e coesa, la chitarra di Hoffmann accompagna il basso martellante di Peter Baltes ed il picchiatore Stefan Schwarzmann, batterista di peso che non si perde in finezze, puntando tutto sull’impatto del suo drumming. Su “Blind Rage” non mancano certo richiami ai gloriosi eighties, tanto che la veloce “Trail Of Tears” si rifà ad un classico come “Fast As A Shark”. Tornillo dal canto suo non fa rimpiangere nemmeno per un momento Udo Dirkschneider e dimostra di possedere carisma e soprattutto una grande versatilità con la sua voce. Verso la fine del disco “From The Ashes We Rise” e “The Curse” presentano una maggior dose di melodia ed orecchiabilità, ma con la conclusiva “Final Journey”, pezzo veloce e diretto, il classic metal degli Accept torna a ruggire. Non dobbiamo dimenticare colui che ormai può essere annoverato come sesto membro degli Accept: il produttore Andy Sneap che per l’ennesima volta ha confezionato suoni al passo con i tempi in grado di valorizzare in modo esponenziale l’heavy metal dei tedeschi. Recentemente “Blind Rage” ha ottenuto degli straordinari piazzamenti nelle classifiche europee (ovviamente ad eccezione dell’Italia…), segno che c’è ancora tanta fame di Accept. Uno dei dischi più distruttivi ed intensi dell’anno, “Blind Rage” è la consacrazione degli Accept era Tornillo.