ACCEPT – The Rise Of Chaos

Pubblicato il 25/07/2017 da
voto
7.5
  • Band: ACCEPT
  • Durata: 00:46:22
  • Disponibile dal: 04/08/2017
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Warner Bros

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Wolf Hoffmann è ormai la mente pensante degli Accept, il loro nucleo più recondito che fa girare tutto il meccanismo che ruota attorno a “The Rise Of Chaos”. Di questo ci siamo resi conto ascoltando l’ultima fatica in studio (come riportato nel nostro track-by-track) di uno dei più famosi gruppi della scena metal mondiale: dopo l’abbandono di Herman Frank e Stefan Schwarzmann, con l’arrivo di Uwe Lulis e Christopher Williams, l’impressione è che se prima le composizioni di Wolf erano in qualche modo anche interpretate dai musicisti di cui si circondava, ora funzioni tutto secondo le sue regole. E che regole, comunque! “The Rise Of Chaos” è sicuramente il disco che fa più l’occhiolino all’hard rock di questa nuova reunion, sfoderando più volte riff costruiti apposta per farci saltellare (come già detto nel track by track) e farci cantare a squarciagola. Non mancano ovviamente le decise cariche heavy alle quali la band ci ha sempre abituati, a partire dall’iniziale “Die By The Sword”, passando per “No Regrets” e arrivando fino a “Race To Extinction”. La sensazione che si ha ascoltando questo disco e entrando nelle sue atmosfere, però, è proprio quella che si tratti di un lavoro più oscuro dei precedenti. Le composizioni infatti rispecchiano bene il tema della copertina: quella sensazione di apocalisse che attanaglia il mondo moderno, ma senza velleità di giudizio verso qualcuno; semplicemente un rendersi conto della direzione in cui stiamo andando. Anche i testi, spesso e volentieri, ci ricordano questa sensazione: dalla titletrack a “Koolaid”, la rockeggiante traccia che cita un modo di dire americano derivato dai tristemente noti suicidi di massa delle sette religiose nate negli anni 60′-70′ proprio oltreoceano. Ma le atmosfere non mettono certo a tacere la chitarra di Wolf, accompagnata come al solito dal basso di Peter Baltes e dalla voce al vetriolo del buon Mark Tornillo. Anche in questo caso, dunque, la gabbia sonora di derivazione classica costruita sapientemente dal mastermind Wolf da ad ogni cosa il suo giusto peso e la sua giusta forma, con l’unico obiettivo di farci scapocciare alzando il volume più che possiamo. La struttura del disco, comunque, è sempre quella di un qualunque album degli Accept, visto che non manca neanche la semiballad rappresentata qui da “Worlds Colliding”, che stacca un po’ le atmosfere oscure dell’album prima delle cavalcate finali. Insomma: “The Rise Of Chaos” è un disco al cento per cento made in Accept, ma qualcosina comincia a scricchiolare. Sono piccoli dettagli che non lasciano l’ascoltatore col cuore in gola come è successo ai precedenti dischi fino a “Blind Rage” e che potrebbero rendere i fan un po’ inquieti. Noi crediamo che sia tutto dovuto al cambio di line-up, senza nulla togliere ai due nuovi musicisti che Wolf ha voluto insieme a lui: ci può stare che, con un evento così importante (d’altronde i due musicisti che se ne sono andati erano membri degli Accept di vecchissimo corso), qualche scivolone possa capitare. Inoltre, come abbiamo scritto all’inizio, si sentono sempre di più la mano del mastermind e le sue influenze, maturate a nostro avviso con il suo ultimo disco solista “Headbanger’s Symphony”. La quindicesima fatica in studio dei nostri teutonici, comunque, è come tutti i loro dischi un qualcosa che, considerato il livello di uscite heavy metal degli ultimi anni, è fondamentale avere nella propria collezione.

TRACKLIST

  1. Die By The Sword
  2. Hole In The Head
  3. The Rise Of Chaos
  4. Koolaid
  5. No Regrets
  6. Analog Man
  7. What's Done Is Done
  8. Worlds Colliding
  9. Carry The Weight
  10. Race To Extinction
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