7.5
- Band: ACEPHALIX
- Durata: 00:30:07
- Disponibile dal: 10/04/2012
- Etichetta:
- Southern Lord
- Distributore: Goodfellas
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Se dovessimo assegnare oggi la palma per il lavoro più ignorante dell’anno, “Deathless Master” degli Acephalix trionferebbe a mani basse, tali sono la semplicità, la crudezza e l’aderenza alla causa che impregnano ogni sua nota! Il secondo full length dei ragazzi di San Francisco sposta il baricentro del sound verso un death metal di vecchia scuola, senza però dimenticare le proprie origini crust core. Sono soprattutto le ritmiche ad essere intrise di sensazioni d-beat che – a differenza del drumming chirurgico ed assassino tipico del death – donano alle composizioni una ulteriore dose di sostanza a discapito della forma. Il death al quale i Nostri fanno riferimento è in larga parte quello di Stoccolma, andando a ripescare accordi ribassati degni dei Grave, scelte melodiche rimembranti i Tormented ed unendo il tutto ad un flavour Discharge-iano davvero marcato. Gli Acephalix puntano tutto sull’impatto deflagrante del proprio sound, sull’annichilimento dell’ascoltatore attraverso la pesantezza delle composizioni e tralasciano quasi completamente le altissime velocità e i sofismi tecnici; anzi, di questi ultimi non vi è traccia alcuna, qui siamo veramente fermi ai primordi, la musica del quartetto di Frisco è l’ideale colonna sonora che racconta la vita di una tribù di trogloditi prima che venissero scoperti il fuoco e la ruota! Dopo un inizio terremotante con l’ottima e crusty “Bastard Self”, ci vediamo catapultare addosso tutto il peso specifico dei riff di Kyle House attraverso tre macigni quali “Tombs Of Our Fathers”, “Raw Life” e soprattutto “On Wings…”, nelle quali l’amore per il downtempo dei Nostri viene estremizzato in maniera tale da fare invidia ai primi Autopsy. “Blood Of Desire” è uno dei brani più semplici e diretti che ci sia capitato di ascoltare negli ultimi anni, mentre la conclusiva “The Hunger” mostra un minimo di struttura più complessa, intendendo per complessità un paio di discreti cambi di tempo. Attenzione però: non pensiate che “Deathless Master” sia un lavoro povero di spunti, tutt’altro! La semplicità delle scelte degli Acephalix è ottimamente supportata da un songwriting piuttosto coeso e maturo che fa si che i brani non vengano a noia tanto facilmente ed anzi riescano a superare piuttosto brillantemente la prova del tempo. Ottima uscita quindi, che farà la gioia dei deathster più oltranzisti e di tutti coloro che alla musica non chiedono nient’altro che emozioni forti ed oneste.