7.0
- Band: ACHERONTAS
- Durata: 01:02:21
- Disponibile dal: 17/05/2013
- Etichetta:
- World Terror Committee
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Quarto full length album per i greci Acherontas, in cui milita anche l’italiano Gionata Potenti, batterista black metal che ha suonato o collaborato assieme ad una ventina di band differenti. Per quanto riguarda la batteria, dunque, Potenti come sempre rappresenta una garanzia, ma è tutto il gruppo a convincere sin dal primo minuto di questo “Amenti”. Come molti gruppi greci intenti a suonare black metal, anche gli Acherontas hanno diversi elementi nella propria musica che ricordano il black metal degli Anni ’90 e questo è senza dubbio un fattore positivo che arricchisce la loro proposta. Forse ad “Amenti” manca la coesione, perchè i suoi brani non legano tutti assieme in modo uniforme e armonioso, ma questo è indice che la band è vittima e artefice al tempo stesso di diverse correnti musicali, tutte comunque riconducibili ad un black metal intriso di melodie. Talvolta è un tocco gotico ad impreziosire il brano, come su “The Stele ov the Last Conjuration “, altre volte emerge un tocco persino epico dal songwriting tutto particolare degli Acherontas. Non mancano nemmeno gli elementi più atmosferici, per lo più collegati all’immaginario esoterico. L’album ha una durata impegnativa, che supera difatti l’ora, e spesso la band si dilunga disperdendo l’energia contenuta nei singoli brani. Non sarà un prodotto perfetto, questo “Amenti”, ma spinge l’ascoltatore a volerlo comprendere fino in fondo, riascoltandolo all’infinito. Non è facile, infatti, cogliere tutte le sfaccettature che gli Acherontas sanno dare al loro black metal. Buono il cantato, soprattutto nella seconda parte dell’album, quando si fa più adirato con un tocco di lucida follia, un po’ come Aldrahn dei Dødheimsgard. I pezzi migliori sono quelli più semplici, dove i Nostri lasciano fluire tutta la loro velocità ed il riffing melodico, ma graffiante come gli artigli di un grande felino. Ci sono parti che sembrano ispirate a riti arcani, mentre in altri frangenti si viene catapultati nell’atmosfera dell’antica religiosità greca piena di pathos e mistero. Tutta questa ricchezza di elementi, spesso non accompaganta da una profonda analisi dei loro contenuti, causa in prima istanza un po’ di confusione e disorientamento nell’ascoltatore. Ma per chi ha pazienza, allora “Amenti” riserverà certamente qualche piacevole sorpresa.