ACHERONTAS – Psychic Death – The Shattering of Perceptions

Pubblicato il 19/06/2020 da
voto
7.5
  • Band: ACHERONTAS
  • Durata: 00:53:43
  • Disponibile dal: 26/06/2020
  • Etichetta:
  • Agonia Records

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Prolifici come pochi altri esponenti del filone black metal, tornano gli Acherontas con quella che, dati alla mano, è la nona uscita in cinque anni tra full-length, live album e split. Ritmi di pubblicazione frenetici che fortunatamente continuano a non avere grosse ripercussioni sulla verve della band di Atene, forte ormai di uno stile subito riconoscibile che gli consente di spiccare fra la massa anche quando – come in questo caso – subentrano un po’ di mestiere e di riciclo delle idee.
Archiviata la trilogia di “Formulas of Reptilian Unification”, V.Priest e compagni si ripresentano ai nastri di partenza con un lotto di brani ancora una volta sospeso tra quiete e tempesta, furia ieratica e meditazione esoterica; un sentiero spirituale che da coordinate prettamente anni Duemila (Nightbringer, Watain, ecc.) sprofonda in una valle di digressioni classic heavy, epic e persino hard rock, il tutto senza mai tradire le origini mediterranee dei suoi visitatori. Ciò che ha reso grandi opere come “Ma-IoN” e “Faustian Ethos”, a partire dall’elasticità del songwriting, l’intraprendenza dei fraseggi melodici e il sentimento insito nelle linee vocali, è qui riproposto scrupolosamente, racchiuso in una produzione a cura di George Emmanuel (Septicflesh, Rotting Christ, Lucifer’s Child) vibrante e corposa, probabilmente la migliore nella carriera del quintetto.
Ridotto ai minimi termini l’effetto sorpresa, ripescato qualche passaggio chitarristico dalle release precedenti, “Psychic Death – The Shattering of Perceptions” porta comunque a casa la vittoria sull’onda di un livello qualitativo innegabile (basti sentire la cura e la fluidità degli arrangiamenti) e di un pathos squisitamente ellenico che, per quanto non scaturisca in episodi monumentali come le vecchie “Therionic Transformation” o “Vita Nuova”, spazza via una buona fetta di concorrenza più intenta a costruire concept cerebrali che a scrivere canzoni degne di essere ascoltate.
Esempi perfetti di quanto appena illustrato sono la titletrack, “Coiled Splendor” e la conclusiva “Μαγεια των καθρεφτων (Magick of Mirrors)”, in cui l’amore mai celato per gli Iron Maiden emerge in maniera preponderante, ma a dirla tutta è l’intero platter a sedurre e convincere con il passare degli ascolti. Se dal black metal cercate introspezione prima ancora che aggressione, gli Acherontas non potranno che restare in cima alla vostra playlist.

TRACKLIST

  1. Paradigms of Nyx
  2. Κiss the Blood
  3. The Brazen Experimentalist
  4. Psychic Death - The Shattering of Perceptions
  5. Coiled Splendor
  6. The Offering of Hemlock
  7. Sermons of the Psyche
  8. Μαγεια των καθρεφτων (Magick of Mirrors)
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