• Band: ACT OF IMPALEMENT
• Durata: 00:28:59
• Disponibile dal: 02/02/2023
• Etichetta:
• Caligari Records

Assaliti dal roboante inizio di “Summoning The Final Conflagration”, eccoci catapultati istantaneamente nel mood opprimente di “Infernal Ordinance”, seconda fatica degli Act Of Impalement a qualche anno di distanza dall’interessante album di debutto.
Bastano le prime battute del pezzo per capire con cosa si ha a che fare, del death metal catatonico e statuario senza alcun tipo di accezione più edulcorata, intento a macinare quante più vittime sotto il pesante cingolato del suo carro armato sonico. Nonostante l’origine americana della band, i ragazzi si muovono spavaldi nei territori più putridi e fieri inaugurati dai seminali Bolt Thrower oltre trenta anni addietro, donando un marcato tocco inglese anche ai beat più sostenuti di “Bogbody”e alle accelerazioni di stampo Extreme Noise Terror che si abbattono sporadicamente nel corso della scaletta (“Creeping Barrage”).
Un concentrato crust/death della peggior specie, dotato di una sincerità ed una attitudine vibranti, palpabili, combustibile essenziale ed incendiario per la loro incontenibile potenza. Arrivati all’ascolto di “Specters Of Unlight”, e la sua incredibile successione di riff da omicidio, si capisce di avere di fronte un gruppo che va oltre la semplice e pallida riproposizione di stilemi ormai scolastici, ma assembla a suo volere un immondo collage delle migliori suggestioni che il death metal ha avuto da offrire nei suoi primi decenni di dominio, aggiungendo tutta l’energia e la qualità che una produzione dei nostri tempi concede finalmente. Il letale brusio delle chitarre si propaga organico invadendo l’intero spettro sonoro delle casse, mentre un basso ribollente marchia a fuoco ogni singolo riff con il suo suono scoppiettante, contorno perfetto per i suoni cupi e profondi della batteria. La perfetta pasta sonora raggiunta risuona maestosa nei midtempo di “Atomic Hecatomb”, così come nelle ritmiche marziali di “Blasphemies Rebirth” e in molte delle ingegnose trovate che si susseguono vincenti nel riffing dei brani, incapaci di scendere sotto un livello qualitativo quantomeno eccellente. Ogni canzone infatti, possiede un carisma ed un ritmo in realtà ben distinguibile, che uniti alla grande facilità con cui rimangono in testa i riff di chitarra, rende “Infernal Ordinance” un piccolo grande classico dei nostri giorni, un album che non perde freschezza grazie alla violenta attitudine che trasuda dalle sue registrazioni e che guadagna valore col tempo in merito di una scrittura selvaggia ma curata, capace di grandi cose in futuro.
Anche Caligari Records, dedita in genere alla pubblicazione solamente in formato tape, sembra aver intravisto qualcosa di eccezionale in questa band, curando in questo caso anche la pubblicazione CD di “Infernal Ordinance”, ulteriore segnale di un valore obiettivo emanato dalla musica degli Act Of Impalement.