ACTION ACTION – Don’t Cut Your Fabric To This Year’s Fashion

Pubblicato il 23/11/2004 da
voto
7.0
  • Band: ACTION ACTION
  • Durata: 00:50:25
  • Disponibile dal: //2004
  • Etichetta:
  • Victory Records
  • Distributore: Venus
Streaming non ancora disponibile
Certo che per farsi notare bisogna optare per un look aggressivo e di forte impatto, altrimenti si rischia di passare inosservati e di venir travolti dal marasma di concorrenza che soffoca ogni nostro sogno ed ambizione che desideriamo ardentemente far emergere. Evidentemente, il mastermind Mark Thomas Kluepfel deve aver fatto un ragionamento simile, invitando chiunque abbia un minimo di curiosità a dare un ascolto a questo debut album, che ha il pregio ed allo stesso tempo il difetto di essere sin troppo eterogeneo e spiazzante, rischiando così di far perdere la bussola a chiunque sia poco incline alla varietà stilistica. Comunque sia, i nostri hanno ben pensato di centrifugare le melodie ballabili che furoreggiavano negli anni Ottanta, assieme ad alcuni momenti riflessivi (o intimisti, se preferite) arricchendo il tutto con un gusto pop punk. Se i cinquanta minuti di questo beverone musicale possono essere indigesti per qualcuno, sarebbe ingiusto non valorizzare gli episodi che suscitano certo interesse come la strepitosa “Drug Like”, track sorretta da una melodia estremamente ruffiana stesa su un corposo tappeto di synth che la accompagna sino al refrain appiccicoso come un bubblegum. Sacro e Profano vanno a braccetto in “Photograph”, track basata su un deciso guitar riff, spesso ammorbidito da tamarri fraseggi di tastiera sui quali si staglia la voce melodica di Kluepfel. Le carte vengono mischiate con “Bleed”, song che manda a monte l’atmosfera allegra e festaiola, a causa del suo guitar riff potente ma cadenzato sul quale si staglia la voce del singer in questo caso poco incline ad aperture melodiche, e maggiormente predisposta a far emeregere le emozioni più intime. I ragazzi si dimostrano abili mazzieri ponendo sul piatto la punkeggiante “Instructions On Building A Model Airplane”, la saltellante “Eighth – Grade Summer Romance” e l’ipnotica “A Simple Question” che nel finale accelera presentando un bel fraseggio di synth che rimanda ai Blondie dell’affascinante Deborah Harry. Nel lavoro non sono presenti i famigerati filler, ma se i ragazzi avessero tagliato due o tre pezzi ci saremmo trovati dinanzi ad un lavoro più rotondo e conciso. Una gradita sorpresa di fine anno.

TRACKLIST

  1. This years fashion
  2. Drug like
  3. Photograph
  4. Basic tiny fragments
  5. Bleed
  6. Instructions on building a model airplane
  7. A simple question
  8. Eighth - grade summer romance
  9. Let's never go to sleep
  10. Broken
  11. Four - piece jigsaw puzzle
  12. Don't cut your fabric
  13. The short weekend begins with longing
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