6.5
- Band: AD INFERNA
- Durata: 00:54:35
- Disponibile dal: 29/09/2009
- Etichetta:
- Dreamcell 11
- Distributore: Audioglobe
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Tunz tunz tunz. E ancora tunz. Un titolo esplicativo come “Trance N Dance” dovrebbe dare adito a pochi dubbi, ma, casomani qualche defender distratto – magari attratto dalle fattezze della procace fanciulla posta in copertina – dovesse incappare per sbaglio nel secondo album dei transalpini Ad Inferna, meglio mettere da subito le cose in chiaro: questo disco sta al metal come “Glory to the Brave” all’hip hop. Fatta questa doverosa premessa, bisogna però riconoscere al cinque francesi, tornati a calcare le scene a sette anni di distanza dall’esordio “L’Empire des Sens”, un’innata capacità di coinvolgimento danzereccio, ben somatizzata dal piedino in costante movimento durante l’ascolto del platter. Certo, di quest’opera non ricorderemo il coraggio dei suoi autori – il disco si apre con una cover, peraltro ottima di “Fade To Grey” dei Visage e si chiude con ben quattro remix quattro, tutti di dubbia utilità – ma, pescando a caso nel mezzo, non lesinano episodi di pregevole fattura quali “Métamorphose”, “SM For SM” e “Transcender l’Extase”, impreziositi dal cantato in lingua madre della conturbante Asphodel e del suo alter-ego maschile Arkames. Per compiere il definitivo salto di qualità manca ancora loro qualcosa in termini d’identità – senza arrivare a scomodare Suicide Commando, pensiamo all’attitudine cibernetica dei Dope Stars Inc, alla sensualità lolitesca dei The Birthday Massacre o all’adrenalina svedese dei Blood Stain Child – ma per il momento i cinque galletti hanno tutte le carte in regola per conquistare l’attenzione del tamarro che è in noi.