6.5
- Band: ADYTUM
- Durata: 01:06:26
- Disponibile dal: 01/03/2007
- Etichetta:
- Northern Storm
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I canadesi Adytum, quartetto al debutto nel 2007 con questo “Echoes Of Refuge” e tuttora misconosciuto combo extreme metal, rappresentano una realtà interessante per chi desidera che il death metal si espanda verso lidi sonori diversi da quelli già esplorati. Gli Adytum ci mettono indubbiamente tutto il loro coraggio ed abilità tecnica da non sottovalutare per dar vita ad un album personale ed innovativo. Il risultato è stato senza dubbio raggiunto, perché in “Echoes Of Refuge” rivive qualcosa dei primi Opeth, quelli di “Orchid”, ma c’è un influsso ancestrale dei Cynic e di altri gruppi come Atheist che spinge la band a determinate scelte stilistiche che cercano di abbinare ai più o meno soliti canovacci techno-death qualcosa di particolare, di progressive e di fusion. Niente male davvero sono anche le parti arpeggiate che ricordano oltre agli svedesi Opeth degli inizi anche un’altra, seppur minore, band svedese death metal amante di questi stacchi mozzafiato ed ariosi allo stesso tempo: gli Unmoored. Nella band dimora senza dubbio anche un retaggio thrash metal ed una più recente infarinatura black metal, anche se per tutta la durata dell’album rimane in sordina, pur presente. Tutti questi elementi, decisamente tanta e forse troppa carne sul fuoco, fanno del debutto degli Adytum una release piena di spunti ed interessante anche se non tutti i capitoli inseriti fanno gridare al miracolo. Davvero ottima l’opener “Wendigo”, che da sola possiede un tal numero di spunti interessanti da costruirci sopra un intero album. In definitiva la band è da lodare per la buona ed ardita volontà di tracciare nuovi o meno battuti sentieri; sarà il tempo a dirci se questa band canadese avrà le carte in regola per sfondare. Ma il tempo sembra essere dalla parte di questi giovani…