7.0
- Band: AEGRUS
- Durata: 00:40:58
- Disponibile dal: 27/10/2023
- Etichetta:
- Osmose Productions
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Dopo una lunga gavetta nell’affollato e super competitivo underground finlandese, gli Aegrus sono approdati meritatamente alla Osmose Prod., ovvero un’etichetta che potrà dar loro maggior visibilità rispetto al passato.
Dopo svariati demo ed EP e tre full-length, esce dunque per Osmose Prod. il nuovo “Invoking The Abysmal Night”, un lavoro 100% black metal e di fattura più che discreta: stilisticamente la band era maturata parecchio già ai tempi del predecessore “In Manus Satanas” (targato 2019), e con il nuovo album ha deciso di proseguire sulla strada tracciata proprio in quella release.
Produzione limpida, freddissima, non troppo profonda, ma leggera e tagliente in cui gli strumenti fanno tutti sentire la propria presenza: forse potrà non piacere la troppa pulizia sonora per un lavoro black metal, ma in definitiva questa scelta in fase di produzione non penalizza il sound della band e questo è ciò che più conta. Diciamo subito che la cara scuola finlandese anche stavolta non delude, gli Aegrus sono una band matura che sa ben interpretare la musica nera, rifacendosi ad un determinato sound e stile che ovviamente andava per la maggiore negli anni ‘90.
Non manca loro una buona dose di melodia graffiante, messa al servizio di una musica abrasiva, ma a tratti anche leggermente evocativa: i brani sono ben strutturati, la sezione ritmica in questo combo funziona magnificamente, grazie anche alla presenza dietro alle pelli di tale Serpentifer (alias Kauko Kuusisalo batterista, tra gli altri, degli …And Oceans).
Dopo aver rotto decisamente il ghiaccio con la title-track ad inizio delle danze, il black metal blasfemo degli Aegrus continua con dei brani di tutto rispetto come “Followers Of The False Prophets” e “Nocturnal Rites Of Faust”.
È ben percepibile la blasfemia nelle note di questa band, stilisticamente il sound è stato influenzato sia da parte della scuola finnica che da quella norvegese del primo periodo (forse Immortal e Gorgoroth più di altri). Se la release non vi sembrerà troppo infernale o estrema forse tutto ciò è dovuto, come detto prima, alla produzione, e per questo motivo gli Aegrus ad un primo ascolto non suoneranno tanto ‘neri’ e satanici come altri connazionali del calibro di Azaghal o Behexen, ma ad un ascoltatore attento molto sfumature di questa release non sfuggiranno. Non manca qualche tratto black/thrash come su “Through Devil’s Breath” in cui il ritmo è calzante, ma il riffing diventa a tratti abbastanza scontato.
Un paio di brani non troppo ispirati non intaccano la qualità complessiva di questa release, che si rifà subito con gli interessi in capitoli incalzanti del calibro di “These Who Hide From Light”. Un punto di attenzione va dedicato alla maestosa e conclusiva “Where The Forest Emanates Death”, una canzone superba con un riffing portante magniloquente.
In questa occasione la band dimostra come la qualità della propria proposta non vada misurata in gradi di violenza: il sound degli Aegrus sa essere più articolato di quanto sembra, c’è una corrente sotterranea evocativa e satanica che fa da collante alla loro musica ed in qualche occasione, come nel caso della canzone conclusiva, emerge in tutta la propria bellezza demoniaca. Ennesimo gruppo interessante finlandese a cui dare una chance.