5.5
- Band: AETERNAM
- Durata: 00:44:04
- Disponibile dal: 16/02/2010
- Etichetta:
- Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
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Debuttano già sotto Metal Blade gli Aeternam, esordiente gruppo canadese che forse cerca di approfittare del buon momento che godono certe band che arricchiscono la loro proposta con digressioni mediorientali o vagamente arabeggianti. Ma andiamo con ordine: "Disciples Of The Unseen" è un disco che sulla carta è ben fatto, ha il solito suono perfetto delle band che nascono oggi, ha un tasso tecnico tutto sommato apprezzabile, è mediamente melodico, per cui potrebbe essere appetibile a chi magari non ama quel tipo di sonorità ostiche del death metal. Diciamo che i nostri sono una versione un po’ più cattiva – e decisamente più sempliciotta – degli Orphaned Land, e meno estrema degli Absu o dei Nile. Abbiamo introduzioni con tanto di cantante mediorientale, strumenti tipici e melodie arabeggianti ad introdurre le sfuriate dei nostri che però, purtroppo, il più delle volte ci risultano piuttosto banali e anche vagamente innocue, prive di quel nerbo necessario per suonare quel genere che appunto dovrebbe essere il death metal. Va detto come poi l’apporto delle tastiere risulti il più delle volte piuttosto fuori luogo e sortisce l’effetto di dare complessivamente alla proposta un’aura di artificiosa pacchianità. E che dire a riguardo delle voci pulite? E’ un capitolo un po’ particolare perché da un lato in effetti queste non stonano nel complesso, sono abbastanza ben inserite nel contesto canzone. Il problema, a parere di chi scrive, sta nella pochezza delle melodie: ritornelli semplicissimi che aggiungono davvero poco o niente al complesso delle tracce, se non appunto, una melodia da canticchiare. Onestamente chi scrive si trova un po’ in difficoltà nell’esprimere un parere su "Disciples Of The Unsee" in quanto si rende conto che una band del genere potrebbe piacere ad alcuni… in fin dei conti si tratta di un gruppo che, per quanto semplice, è appetibile, orecchiabile, con tutte le carte in regola per piacere anche a chi, appunto, non ama troppo l’ignoranza del genere ma che magari sente la necessità di qualche scarica di adrenalina con cui sollazzarsi. L’unico consiglio che vi possiamo dare è quello di provare ad ascoltare questo disco, soltanto se siete affascinati da questo tipo di sonorità, magari potreste riuscire a trovare aspetti positivi che non siamo riusciti a cogliere.