AETERNUS – A Darker Monument

Pubblicato il 24/07/2003 da
voto
6.5
  • Band: AETERNUS
  • Durata: 00:45:55
  • Disponibile dal: 07/04/2003
  • Distributore: Audioglobe

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Gli Aeternus, norvegesi guidati dal cantante/chitarrista Ares, compiono ormai 10 anni e sono arrivati alla loro settima fatica. Dopo aver esaurito il lungo matrimonio con l’olandese Hammerheart, gli Aeternus ritornano con “A Darker Monument”, album uscito per la connazionale Nocturnal Art Music. Senza dubbio questi dieci anni potevano essere celebrati in modo migliore, magari ritornando a quelle sonorità che li avevano contraddistinti in passato, ma l’evoluzione/involuzione (a seconda dei gusti) che ha portato gli Aeternus da un black metal doom oscuro e arcano a un sound tipicamente death metal presenta varie sfumature, alcune interessanti, altre decisamente meno. Se si può parlare di ‘caduta’ stilistica, allora bisogna pur ammettere che la band ha saputo cadere in piedi. Il loro percorso, se vogliamo, assomiglia a quello che portò i polacchi Behemoth a divenire un combo death metal massiccio. Benissimo: questo cambiamento può risultare indigesto anche perché è stato piuttosto marcato, ma “A Darker Monument” non è da gettare nella spazzatura. Sono sempre leciti i dubbi sull’effettiva qualità di una band nata da un altro ambiente musicale che si misura con uno stile che non fa parte più di tanto del proprio background, ma gli Aeternus hanno saputo mantenere quella pesantezza che ha sempre fatto parte del loro DNA. Album registrato in collaborazione con Pytten ai Grieghallen Studios, il settimo sigillo della band norvegese contiene alcune canzoni davvero valide, a partire da “Litany Of Ra” a “Darkstorm” o alla trascinante “The Trident”. Forse sarà la classe o un certo buon gusto compositivo a salvare questo album dall’anonimato più profondo, fatto sta che questo oscuro monumento degli Aeternus si colloca a metà strada tra un prodotto validissimo e un lavoro da evitare. Da “Beyond The Wandering Moon” (solo il titolo dovrebbe invogliarvi a dare un ascolto a questo gioiellino black/doom) ad oggi la band ha cambiato pian piano il proprio stile e si è avvicinata gradualmente all’emisfero death. A tratti marziali come i Wolfen Society, agli Aeternus piace un certo tipo di death metal, non eccessivamente violento, quanto cadenzato e martellante. Manca la genialità che possedevano ad esempio i francesi Loudblast, però la voglia di death metal sembra quella riconducibile a quello stile tecnico-melodico molto apprezzato nel decennio passato. “Sons Of War” chiude un album dagli alti e bassi, con buone idee ma senza quel colpo d’ala che gli Aeternus non sembrano avere. Purtroppo per loro siamo già alla settima uscita discografica, forse è un po’ tardi per aspettarsi miracoli da questa band. Non trascendentale.

TRACKLIST

  1. Sword Of The Earth
  2. Slavestate
  3. Litany Of Ra
  4. Soulslayer
  5. Darkstorm
  6. Genocide Delight
  7. Seen Through Abhorrent Eyes
  8. The Trident
  9. Sons Of War
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