7.0
- Band: ÆVANGELIST
- Durata: 01:02:22
- Disponibile dal: 16/10/2012
- Etichetta:
- I Voidhanger Records
- Distributore: Masterpiece
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
E’ ufficiale. Non solo il post-death metal ha un nome, un cognome e un domicilio, ma ora ha anche una faccia. La faccia di un movimento estremo riuscito ad andare oltre l’efferatezza del death metal grazie alle capacità astrattive della psichedelia e del noise, usate ovviamente, in chiave assolutamente distruttiva e nichilista. La stirpe dei Portal si espande dunque, sputando fuori nascituri immondi come fosse una nuova orda di demoni sbucata dal ventre dell’inferno stesso e intenta ad invadere senza pietà il mondo sicuro e familiare del metal tradizionale. E’ il caso degli Ævangelist, duo demoniaco sbucato dagli Stati Uniti che come arma di distruzione di massa brandisce con una mano il death metal più sprezzante e violento che sia mai esistito e con l’altra il noise, la psichedelia e il puro caos sonoro più lacerante che si possa concepire. Il loro debutto “De Masticatione Mortuorum In Tumulis”, come facile intuire, non ha nulla di umano. E’ un qualcosa che al contrario odia l’uomo come essere portatore e promotore di logica. L’uomo cerca ordine e proprio per questa secondo la perversa estetica artistica degli Ævangelist fa ribrezzo e va annientato nel caos stesso che esso stesso maggiormente teme. Questo pare essere il messaggio degli Ævangelist. Le strutture stesse delle loro canzoni sono esemplificative del tentativo stesso della band di voler creare disordine e totale imprevedibilità. Certi episodi si avvicinano ai dieci minuti di durata, formato inconcepibile per il death metal canonico. Ma il mondo musicale degli Ævangelist è una sorta di abisso in cui alla tortura auditiva non deve mai essere posta fine. Se certi momenti sono riconducibili direttamente a compagini brutal-back-noise come i Portal appunto, i Mithochondrion, gli Stargazer e gli Impetuous Ritual, altri invece vanno oltre, sconfinando nel death-doom e in una sorta di dilatazione insensata della violenza, ad una distorsione dello spazio tempo della sopportabilità musicale che crea incubi e pazzia ovunque, che mira a scardinare ogni appiglio dell’ascoltatore al buon senso e alla sicurezza nell’ascolto, materializzando una sorta di quarta dimensione storta e bizzarra che risucchia tutto come un buco nero di pura follia. Ampio è l’uso di tastiere, parti corali ed effetti vari mirati alla creazione di atmosfere agghiaccianti, soluzione invero già ampiamente collaudata dai Deathspell Omega per esempio, e qui riproposta si con perizia ma anche con un pizzico di prevedibilità. Poco male comunque, visto che il risultato è agghiacciante e fa letteralmente sprofondare in un’angoscia impossibile da contenere. Siamo definitivamente entrati in una nuova era dell’estremo, e gli Ævangelist sembrano essere tra i migliori apripista di questa nuova era. Per darvi un’idea della sconfinata e assurda violenza di cui è fatto questo lavoro vi diciamo solo che un lavoro storico e indiscutibile come “Blessed Are The Sick” a cospetto di questo immondo “De Masticatione Mortuorum In Tumulis” sembra l’ultima cagata dei R.E.M. Ovviamente non si parla di importanza o essenzialità musicale, ma del semplice carico di violenza, qui inarrivabile anche dalle leggende. In questo gli Ævangelist fanno sembrare i mostri sacri dell’estremo dei pagliacci da quiz show. Si salvi chi può.