AFTER FOREVER – Decipher

Pubblicato il 29/12/2001 da
voto
8
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Negli ultimi sgoccioli di questo fantastico (musicalmente parlando) 2001, arriva l’ultima perla a coronare un’annata nel segno dell’avanguardia e delle produzioni raffinate e volte alla sperimentazione. Con questo secondo album degli olandesi After Forever, ci troviamo infatti di fronte alla migliore uscita di quest’anno nel filone death/doom/operistic metal, nella veste più classica ed abbozzata da nomi illustri come Therion, The Gathering, Theatre Of Tragedy e Tristania, che arriva appunto a sopire i rumori suscitati dalle ultime evoluzioni delle band in questione; ‘Decipher’, decisamente rispettoso della tradizione del sound promosso dai padri del genere, è infatti un’elegantissima prova di come sia possibile ritagliarsi una dimensione personale senza per questo dover sconfinare in territori dannatamente easy-listening od electrowave (come fatto appunto da The Gathering e Theatre Of Tragedy), e decolorando invece il proprio sound di quei chiaroscuri gotico-romantici che negli ultimi anni sono diventati un trend a dir poco ossessionante. A fare proprio la parte del leone negli After Forever è infatti un gusto deliziosamente progressive-rock, che da questo punto di vista li assimila agli svedesi The Provenance (che hanno rilasciato un altro dei migliori album dell’anno) e che riesce a dare quel tocco di profondità e serietà in un organico che altrimenti potrebbe erroneamente essere assimilato alle tante frattaglie che provano a dedicarsi in questo genere con vistosi insuccessi; va fatto notare infatti come il sound degli After Forever si snodi su un sostanziale symphonic/operistic metal che affonda le radici nell’epocale “Into The Pandemonium” dei Celtic Frost ed in “Gothic” dei Paradise Lost, e che quindi riesce ad evolversi su binari che privilegiano una ricerca intellettiva sia negli arrangiamenti che nel discorso lirico, senza per questo mai perdersi nell’esasperato kitch dei Therion o nelle morbose atmosfere dei Theater Of Tragedy: il tutto, con un gusto e delle capacità compositive che hanno davvero dell’incredibile. Ascoltando infatti brani come “Pledge Of Allegiance”, “Zenith”,
“Imperfect Tenses”, “Emphasis”, non si può sul serio fare a meno di meravigliarsi per le capacità del giovanissimo ensamble (pensate che l’età media dei nostri è attorno ai ventuno anni…), tra l’altro già adocchiato da un certo Arjen Lucassen, che ha collaborato con i nostri in alcuni brani dell’ultima fatica di Ayreon. Un discone!

TRACKLIST

  1. Ex Cathedra
  2. Monolith Of Doubt
  3. My Pledge Of Allegiance
  4. Emphasis
  5. Intrinsic
  6. Zenith
  7. Enstranged
  8. Imperfect Tenses
  9. My Pledge Of Allegiance
  10. The Key
  11. Forlorn Hope
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