7.5
- Band: AGAINST THE PLAGUES
- Durata: 00:44:40
- Disponibile dal: 31/03/2010
- Etichetta:
- Vic Records
- Distributore: Audioglobe
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Un debutto tra doppi apici, quello della formazione americana Against The Plagues: il qui presente “Decoding The Mainframe” altro non è che una versione riveduta e corretta del disco d’esordio uscito tre anni fa sotto il titolo “The Architecture of Oppression”. Un semplice cambio di titolo? Non proprio. Oltre ad essere stato completamente ri-arrangiato e migliorato dal punto di vista estetico, l’album è stato rimasterizzato e mixato da sua maestà Dan Swanö nei celeberrimi Unisound Studios. Il death/black della formazione suona come un interessante mix tra alcune delle formazioni estreme che hanno fatto storia nel passato ed altre affermate nel corso dell’ultimo decennio: se da un lato le due asce della formazione tributano pesantemente il proprio operato ai floridiani Morbid Angel, le tastiere di Martin Widel evocano atmosfere facilmente riconducibili ai norvegesi Dimmu Borgir. Clone band? Fortunatamente no: il mix tecnico ed estremamente brutale di questa all-star band che comprende membri di Vex, Luciferion, Lost Horizon, Malevolent Creation e Damnation suona decisamente accattivante senza mai risultare eccessivamente derivativa o priva di personalità. L’attitudine sinfonica delle tastiere, spesso protagoniste nei numerosi break disseminati nella composizioni, ben si sposa con la brutalità della sezione ritmica e l’acidulo scream di Orlando Perez: degna di nota la prova del duo Martell/Lisicki alle sei corde che tra riff intricati, assoli schizzati e melodie ficcanti catalizzano senza troppi problemi l’attenzione dell’ascoltatore già dopo qualche minuto. “Decoding The Mainframe” non è certo un album di facile assimilazione: i quarantacinque minuti che compongono il lavoro devono essere metabolizzati con calma ed attenzione per essere apprezzati appieno dall’alto della loro complessità e dalla durata media di cinque-sei minuti a brano. “The Architecture of Oppression” versione 2.0 è senza alcun dubbio un prodotto degno di nota, curato sotto ogni minimo dettaglio e che premia la volontà della band nel rivedere e smussare ogni dettaglio del debut: ogni tanto affiora la necessità di un po’ di varietà e la monoliticità del lavoro non gioca certo a favore delle tracce che risultano talvolta eccessivamente prolisse. A conti fatti non si può far altro che rendere onore agli Against The Plagues per aver messo sul piatto un album godibile e che vi terrà buona compagnia: una piacevole sorpresa!