AGALLOCH – Faustian Echoes

Pubblicato il 23/07/2012 da
voto
7.5
  • Band: AGALLOCH
  • Durata: 00:21:34
  • Disponibile dal: 26/06/2012
  • Etichetta:
  • Dammerung Arts

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Dopo un tour europeo dai risultati più che ottimali, gli Agalloch si concedono del tempo per la pubblicazione di questo EP, intitolato “Faustian Echoes”. Veri e propri tessitori di trame oramai note, i quattro eremiti di Portland sembrano aver trovato una propria dimensione ideale sulla quale sviluppare le proprie idee, tante e mai banali: “Faustian Echoes” sembra infatti essere il proseguo ideale dell’esperienza “Marrow Of The Spirit”, data la similitudine del mood e lo sviluppo di determinate trame, introdotte proprio sull’album pubblicato due anni fa dalla band. Potendo contare su un suono oramai personale, con il quale giocarci nel migliore dei modi per raggiungere risultati sorprendenti, i Nostri ci presentano una sola tracca che supera abbondantemente i venti minuti di musica, entro i quali le molteplici sfaccettature accumulate nel corso degli anni convivono all’unisono per un risultato più epico che mai. Gli Agalloch non hanno mai avuto paura di mostrare la propria devozione verso le meraviglie di Madre Natura, elemento costante nelle liriche e sempre messa come parte integrante del proprio suono, tramite il quale ci vengono descritti scenari fantastici, ricchi di foreste, picchi innevati e alture mastodontiche, ma anche la furia degli elementi, con accenni all’occulto e alla spiritualità. Un insieme di facce della stessa medaglia che, in “Faustian Echoes”, riescono a vedersi bene in volto, grazie anche all’idea di fondo di basare l’intero ascolto sull’opera drammatica di Goethe, costruendoci attorno musica e spezzoni recitati, che ben confluiscono nella direzione artistica del pezzo. Sulla sostanza, il contenuto tecnico e tutti i dettagli, c’è veramente poco da dire: questa band parla da sola. Troviamo che il passaggio dal minuto 18:10 alla conclusione del pezzo sia la trasposizione perfetta per il termine “epicità”. Non è quindi solo black metal, non è dark/doom, ma neanche folk: è semplicemente il flusso creativo di una formazione sempre più consapevole dei propri mezzi, ammaliatrice come poche e letale nel farsi amare dal suo pubblico. Sono gli Agalloch, una band alla quale, nel 2012, non interessa parlare della nostra civiltà, ma che tiene invece a ricordarci da dove essa sia nata.

TRACKLIST

  1. Faustian Echoes
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