AGALLOCH – Marrow Of The Spirit

Pubblicato il 16/11/2010 da
voto
8.0
  • Band: AGALLOCH
  • Durata: 01:05:33
  • Disponibile dal: 19/11/2010
  • Etichetta:
  • Viva Hate Records

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Oggi hanno pochi eguali, gli Agalloch. Partiti come una delle tante band figlie di primi Katatonia, Ulver e di tutti gli stereotipi legati a certo dark e black metal anni ’90, sono finiti per diventare modello di personalità ed ispirazione. Merito dell’onesto e rigoroso percorso artistico che li ha visti protagonisti finora: di album che agli inizi strizzavano più di un occhio al sound dei succitati mostri sacri e che poi hanno visto il gruppo statunitense muoversi alla ricerca di una sintesi e di uno stile più profondi, certo non completamente immuni a paragoni, tuttavia sempre più definibili come Agalloch. Il nuovo "Marrow Of The Spirit" rappresenta un ulteriore passo in avanti: uno scarto ambizioso (una produzione più curata che mai, una nuova etichetta sia negli USA che in Europa) verso sonorità ancora più multiformi e avvincenti. Un passo in avanti che catapulta il quartetto nel gotha di "quelli che contano". "Marrow…" vede gli Agalloch ampliare non di poco il loro raggio d’azione: dove c’era un classico dark/doom metal anni ’90 mischiato – a volte anche un po’ forzatamente – a spunti folk e black metal, ora ci sono trame così fluide e armoniose che risulta abbastanza problematico pronosticare dove avrà inizio uno stacco molto violento o quando i nostri si apriranno del tutto a tristezza e tormento, lasciando ad arpeggi di chitarra e linee di violino la conduzione del pezzo. Solo sei tracce per oltre un’ora di musica: un lavoro molto lungo e complesso, che poteva trascinare gli Agalloch in un gorgo senza fondo e che, invece, si dimostra ideale nello svecchiare e nel rifinire una volta per tutte il suono del gruppo. Un suono che va contro la comune definizione del "rinnovarsi", controcorrente rispetto a tutte le mode contemporanee, esattamente come fecero, ai loro tempi, gli In The Woods o gli stessi Ulver. Un suono che convince e che, soprattutto, seduce. Nel senso più limpido del termine.

TRACKLIST

  1. They Escaped the Weight of Darkness
  2. Into the Painted Grey
  3. The Watcher's Monolith
  4. Black Lake Nidstång
  5. Ghosts of the Midwinter Fires
  6. To Drown
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