7.0
- Band: AGNOSTIC FRONT
- Durata: 00:34:09
- Disponibile dal: /03/2011
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Audioglobe
Quando è tempo di giudicare "intoccabili" come gli Agnostic Front, la tastiera scotta non poco. La formazione ha scolpito il proprio nome nella roccia nel 1984 con la pubblicazione di "Victim In Pain", universalmente riconosciuto come capolavoro punk hardcore, senza riserve. Se ci fosse un "Big Four" dell’hardcore degli ’80 sarebbero loro a giocarsi il ruolo di headliner con Bad Brains e Minor Threat, per intenderci. Nulla di questo verrà messo in discussione, ma non si può certo giudicare un gruppo solo dallo status, anche se leggendario. Iniziamo col dire che, pur non arrivando ai livelli del passato, "My Life My Way" centra il bersaglio, andando a braccetto con la parentela stretta (quei Madball che hanno da poco sfornato "Empire" nel 2010) per sostanza, qualità e l’ottima produzione di Erik Rutan. I latrati di Roger Miret restano il marchio di fabbrica della band, e a partire dall’opener "City Street" questo "My Life My Way" snocciola diversi pezzi degni della setlist del gruppo, come "More Than A Memory", "Your Worst Enemy" e la colorata "A Mi Manera", che celebra le origini ispaniche del cantante. Il resto si assesta nella media, ma considerando la caratura degli Agnostic Front e il valore medio delle loro composizioni c’è solo da rallegrarsi, andando a definire una raccolta solida e ben strutturata in grado, dopo più di vent’anni, di mettere al tappeto la maggior parte della concorrenza heavy hardcore dei giorni nostri. Il miglior periodo degli Agnostic sarà passato da tempo insomma, ma il duo Stigma-Miret resta un saldo riferimento di genere nel 2011, e quest’ultima uscita lo testimonia facendo ringalluzzire coloro che li seguono da anni ed aprendo gli occhi a molti sbarbati che necessitano di una bussola all’interno dell’oceano di uscite discografiche. NYHC.